mercoledì 22 agosto 2012

Famiglia Cristiana

Un paio di domande dall’affezionato E.B. 
Caro Lugaresi, seguo con simpatia il tuo blog, apprezzandone veramente l’ottima vena. Devo dire che, e non te ne avrai a male, sei aiutato da una concorrenza a dir poco un po’ servile verso i “potenti” veri o presunti. Ma non è colpa tua. Comunque veniamo al sodo, in fondo ci conosciamo da anni... perchè vorrei esprimerti, spero con un pizzico di ironia la mia preoccupazione su quello che è il tuo principale motivo di speranza. Motivo che ripeti spesso nei tuoi articoli. Mi riferisco ovviamente alle elezioni del 2013, che secondo logica (e non solo la tua...) dovrebbero segnare la fine di questo catastrofico governo e della ridicola maggioranza: sinistra-destra-centro che lo sostiene in cambio naturalmente di lauti stipendi e privilegi. Ascolta caro Lugaresi, sei proprio sicuro che in primavera ci saranno le elezioni? E se vi saranno ti sei chiesto “quali” elezioni saranno? Negli ultimi giorni sono successe in Italia e nel mondo alcune cosette che secondo me alimentano previsioni un po’ fosche, per dirla alla buona, sul futuro e sulle quali, credo, una tua riflessione non guasterebbe. Mi limito a elencarle con pochi commenti. Ovviamente nessuno è obbligato a leggerle e tantomeno a crederle, ma si tratta, purtroppo, di fatti che, in quanto tali, sono poco suscettibili di interpretazione. O li si prende per quello che sono o si fa finta di non vedere. 1) Ieri, seguito dal coro glorificante di tutta la stampa italiana (cartacea e video), Monti ha dichiarato (oltre al “gaudeamus igitur, la crisi è finita!”) lo “stato di guerra interna” contro il “popolo degli evasori”. E’ effettivamente una vera e propria guerra civile e il “nemico” non è da sottovalutare. Coincide più o meno con quel “popolo delle partite iva” di cui l’Agenzia delle Entrate non si scorda di darci le dimensioni. Si tratta di cinque milioni di soggetti che nascondono però almeno un numero doppio di individui. Seguendo quindi l’impostazione del governo e del suo massimo rappresentante abbiamo a che fare con una “guerra” tutt’altro che di piccole dimensioni e tutti dobbiamo ricordarci che un paese in guerra civile per definizione non può votare. Il governo deve avere poteri eccezionali ( e infatti Monti li ha e ne ha chiesti altri) per sconfiggere il nemico. Punto. Peraltro la guerra ha anche un’inquietante dimensione “territoriale”. Il nemico, lo si capisce benissimo, sta nel Nord Italia. Un po’ spostato ad est...; non ti fischiano le orecchie...? 2) L’opinione è rafforzata dal fatto che da settembre a ottobre ci sarà una impennata della disoccupazione che, purtroppo, verrà a coincidere con un’ulteriore serie di rincari e pagamenti di imposte decise dal governo (c’è bisogno di ricordare che il grosso dell’IMU non è ancora arrivato?). Fra una settimana, come si diceva quando l’Italia era ancora un paese manifatturiero, “dovrebbero riaprire le fabbriche”. In realtà non riapriranno. Se riaprissero lo farebbero a quale scopo? Perciò la situazione di guerra interna autoproclamata dal presidente del consiglio risulterà ancora più evidente, specie da queste parti. Quindi, ripeto, si può votare in stato di guerra? No ovviamente in quanto occorre prima distruggere il nemico interno, salvare l’Italia (anche se la Fornero ha detto oggi che è già cosa fatta...) ricostruire il paese ecc. ecc. ecc.. Comunque per maggiori dettagli leggere “Repubblica”, “La Stampa”, il “Corriere”, “Il Sole 24 Ore”, ecc., l’uno vale l’altro. 3) E che il governo, con la scusa della “ guerra interna” ci stia prendendo gusto a scendere nel campo “non tecnico”, è confermato da vari episodi. Per carità, roba da poco, ma non del tutto insignificante. Pensa un po’ all’annuncio di voler limitare le intercettazioni telefoniche a fine di indagine. Ovviamente per salvare la privacy. A parte che in materia di privacy i poteri dei PM rispetto a quelli del fisco fanno ridere, pensa quel che successe quando una proposta simile fu fatta da Berlusconi. Apriti cielo!! Ora invece quel che non è riuscito al Cavaliere sembra poter riuscire e col plauso “quasi “ unanime a Monti. In effetti la situazione è grave: qualche magistrato impiccione sembra non interessarsi solo a Ruby rubacuori (ormai, ahimè, dimenticata) ma anche alle banche, alle fondazioni, all’Ilva e addirittura alla trattativa stato mafia. Orrore! Assurdo e pericoloso! Specialmente in uno stato che è in guerra civile. Parola di Presidente Monti. Occorre quindi bloccare questi pericolosi anarchici. La stampa tutta, per ora, tace quando non acconsente. 4) A proposito; vi ricordate gli articoli che comparivano fino a qualche mese fa, sull’ondata di suicidi “causa crisi”? Scomparsi! Direte voi: evidentemente ha ragione Monti. La situazione sta migliorando velocemente e la gente non si suicida più. Sbagliato. I soliti si danno la morte come e più di prima semplicemente non se ne parla più. Occhio non vede, cuore non duole. Oggi sulla stampa si parla solo delle Pussy Riot. Le nuove eroine della libera d’espressione che per esprimersi meglio hanno buttato giù un altare. Si tratta, a dire il vero, pur sempre solo di un altare ortodosso e quindi le Pussy sono delle eroine. Avremmo voluto vedere se lo avessero fatto a San Pietro sotto le colonne dell’altare del Bernini. Sia come sia si parla di loro e non dei nostri morti quotidiani per altro fortemente in odore di evasione... (artigiani, commercianti, ecc.) quindi, per definizione, “sospetti”, “non politicamente corretti”. 5) Ma veniamo come direbbe il mio amico e stretto congiunto “Cancelliere”, alle cose serie. E’ assolutamente probabile che nella prima decade di ottobre si scatenerà una vera guerra. Nel Golfo Persico. Quella che proprio il Cancelliere sul “vecchio” Osservatore Italiano e se non erro, un mesetto fa sul tuo stesso blog, ha delineato con molta precisione. E’ ormai da anni (due per l’esattezza) che la “Santissima Alleanza” (Israele, USA, Sauditi,Emirati del Golfo) si prepara all’attacco all’Iran. Ora la scadenza delle elezioni americane (novembre) lo rende non più rinviabile. I giornali (i nostri) cercano di non parlarne e se ne parlano minimizzano. Ma non sarà uno scherzo come cercano di farci credere. Dopo una decina d’anni di batoste e umiliazioni la Russia di Putin ha capito che nel giro di pochi anni toccherà a lei, quindi ha irrigidito le difese aiutata in questa occasione dalla Cina che ha capito di avere troppi nemici a Ovest per pensare di farla franca, specialmente se cade il bastione russo. Putin, per parte sua, conosce troppo bene il gioco del domino e le finalità del “Bildenberg” che a lui dedica molta e poca amorevole attenzione. E oggi, anche se forse irrimediabilmente in ritardo, prova a resistere sul perimetro esterno (Siria,Iran) prima di dover affrontare lo scontro diretto che arriverà presumibilmente nel 2017/18 a “scudo spaziale” pronto. Nell’attesa la “Santissima Alleanza” si sta allenando nel Caucaso. L’ho fatta un po’ lunga solo per dire che nel futuro prossimo dell’Italia vanno messe in conto anche le contingenze internazionali di cui invece si tace volutamente. Si tratta di faccende terribilmente serie che i Signori del Mondo stanno decidendo in queste ore e vanno molto al di là delle nostre domestiche pataccate e di quanto la stampa italiana fa trapelare. Tuttavia basta dare un’occhiata a quella più seria d’oltre confine per rendersi conto della verità. Certo fa un po’ ridere pensare che da noi, si fa conto sui russi quando fra non molto ci dovremo litigare di brutto. Se non altro perchè sia pure come ausiliaria e in ultima fila, cercando un po’ di nascondersi, anche l’Italia, volente o nolente, fa parte della “Santissima Alleanza”. Comunque, quanto si muovono questi, altrochè il Giovane, la Petitti, Tutancagnon e la famiglia Piva... 6) Infine caro Lugaresi bisognerà pure che qualcuno si ricordi che l’Italia a fine settembre (questo, il 2012...)con la “legge di stabilità” (l’ex legge finanziaria per il volgo) deve reperire cinquanta miliardi di euro per rispettare gli impegni dell’appena approvato “Fiscal Compact”? E’ vero che in Parlamento l’hanno approvato senza sapere neanche cosa fosse, ma capito o no, nondimeno per i prossimi trent’anni dovrebbe essere così. Secondo noi non arriveremo neanche al secondo ma il primo sicuramente ci capiterà tra capo e collo senza che nessuno oggi nemmeno ne parli. Eppure mancano quattro settimane... . Quindi concludo, caro Lugaresi, sei proprio sicuro che in primavera si voterà? Riflettici un po’ anche tu... 
Con stima.
E.B.

P.S
Il titolo è dedicato all'unico giornale non genuflesso al potere montiano, c'è una speranza anche per la chiesa.