La Regione conferma: le acque del Marano sono pessime. Nel maggio scorso alcuni cittadini avevano segnalato al Movimento 5
Stelle di Rimini, di avere assistito, a "un ingente sversamento di
liquami fognari nella zona di Ospedaletto di Coriano nel torrente
Marano". Era successo il 13 maggio, quando per le date del 14-15
maggio erano previste abbondanti piogge.
Gli stessi cittadini segnalavano di avere assistito allo stesso
fenomeno almeno altre due volte nei mesi precedenti, in entrambi i
casi sempre in previsione di piogge; precipitazioni che però poi in
questi casi non si erano invece verificate, e dunque gli scarichi
erano avvenuti in un momento di scarsa ricettività del fiume, che
quindi non poteva diluire a sufficienza quello che le fogne
scaricavano In queste due occasioni i cittadini hanno anche ritenuto
di informare i tecnici dell'ARPA, nel primo caso, poi recatisi
effettivamente sul luogo; e i Carabinieri di Coriano, nel secondo,
senza però avere notizie in merito a quanto fosse stato eventualmente
rilevato.
Purtroppo il fiume Marano, al suo sbocco nel mare Adriatico, presenta
spesso, come da dati pubblicati da ARPA, valori batterici
(Enterococchi e di Escherichia coli) molto elevati, in qualche caso
anche superiori ai limiti consentiti.
Addirittura nel 2011 le analisi di Goletta Verde – Legambiente,
mostrano un quadro davvero preoccupante per il fiume Marano, così
riportato: "allarme rosso: la Foce del Marano, che insiste nel comune
di Riccione, oltre al deprecabile odore di urina sul luogo, i
risultati degli esami dei biologi di Goletta Verde hanno riportato
livelli batteriologici così alti da essere difficilmente
quantificabili, ma che superano sicuramente il milione di unità
formanti colonie"
Il Movimento 5 Stelle, tramite il consigliere regionale Andrea
Defranceschi, ha dunque interrogato la Regione Emilia-Romagna per
conoscere la situazione del fiume Marano. E la risposta dell'Assessore
Sabrina Freda, arrivata pochi giorni fa, non lascia spazio a dubbi e
purtroppo conferma la pessima situazione del fiume romagnolo. Da
notare, per chi frequenta il fiume, che lo Stato Ecologico delle sue
acque, definitio sulla base di cinque categorie (cattivo, scarso,
sufficiente, buono, elevato) è classificato come "scarso" a monte, e
"cattivo" alla foce.
Il problema dunque esiste, e le prescrizioni tecniche messe in atto
(ma sarà davvero così?) di cui parla l'Assessore nella risposta che
alleghiamo, non sembrano avere molto effetto.
Ricordiamo che dal 2015, con l'entrata in vigore della nuova legge
sulla tutela delle qualità delle acque, gli sfiori a mare definiti di
qualità SCARSA, all'atto della chiusura, non potranno più essere
riaperti alla balneazione, se non dopo aver approntato le misure
necessarie per eliminare le cause definitivamente.
Dunque, dal 2015, le ordinanze sindacali di chiusura temporanea
(almeno per il Marano ma temiamo purtroppo per gran parte degli sfiori
a mare, Ausa compreso) non avranno più efficacia ed il rischio sarà
quello di trovarci complessivamente almeno 3 km di spiaggia (solo nel
comune di Rimini) che verranno chiusi DEFINITIVAMENTE alla
balneazione.
Tornando al Marano, i cittadini ci scrivono "Povero Marano, ospita
picchi, aironi, caprioli, istrici... E' un luogo magico per
passeggiate ed escursioni, il parco di Vecciano è una delle mete
preferite per i cittadini e la fondovalle una delle strade preferite
dai cicloturisti. Eppure fra scarichi fognari, sbancamenti e
ripascimenti abusivi, trinciatura della vegetazione delle rive (in
estate, quando ancora ospita nidi e cuccioli non autonomi) cercano di
ammazzarlo in tutti i modi."
Movimento 5 Stelle Rimini