giovedì 18 luglio 2013

Il Sangue

I quattrini sono il Sangue del corpo sociale. Senza danaro non si vive, di più: sono croce e delizia della civiltà in quanto rendono possibili le differenze sociali ed economiche. L'uomo che non abbia soldi va alla ricerca quasi per osmosi, come risucchiato. Ora non voglio introdurre una specie di relativismo etico da bar sport ma dire solo 2 parole rispetto al dilagare del microcrimine a Rimini di cui tutti siamo vittima. Ieri hanno arrestato un cittadino albanese che ha derubato, il più deprecabile dei furti, ma c'è anche chi investe con l'auto, una donna incinta. Siccome era a piedi, malnutrito, l'hanno beccato in 3 minuti, allungando una mano o poco più. Lo processeranno per direttissima, rapina impropria, precedenti, lo sbattono 2 anni ai Casetti come minimo: uscirà da quell'inferno più italiano di prima, per di più a spese nostre, più emarginato di prima. Naturale che se non hai un cent, la pancia vuota, prima o poi ci cadi. Ed a Rimini sono centinaia e centinaia in cerca di borsette, portafogli, un uscio aperto, gente che non ha niente, piena di precedenti che esce ed entra dalla galera. La sera della notte rosa c'era un tizio del sud appena uscito dal nostro carcere che di fronte ai passeggeri allibiti dell'autobus n. 11 mentre inneggiava ebbro alla Libertà appena riavuta dichiarava ad alta voce di essere uno specialista di I-Phone e che andava nella zona del Marano a caccia di telefonini e che contava di fare "almeno 400 euro". In tasca aveva 20 euro, non aveva dove dormire, 90% oggi è già nuovamente in carcere. E si accompagnava a una "banda" di immigrati del Marocco, anche quelli a occhio e croce nelle sue condizioni che andavano al Marano a fare pressapoco la stessa cosa. Non so, io penso che noi si stia affrontando in modo sbagliato la cosa. Cordialmente,
Alberto Amati