venerdì 26 luglio 2013

Canoni Demaniali

Una legge assurda quella sul demanio. La distinzione tra FACILE E DIFFICILE RIMOZIONE, ha provocato per manufatti similari anche nelle modalità costruttive il pagamento di canoni profondamente diversi ed iniqui. Per portare un esempio pratico, abbiamo analizzato i canoni annui di buona parte di queste realtà sul demanio marittimo riminese, ossia in prossimità del porto canale, l'area di massima attenzione sindacale, dopo il ponte di Tiberio. Facile Rimozione: Bar Souvenir 770 euro, Ristorante Oberdan 340, Bar Turquoise in Spiaggia 520. Difficile Rimozione: Rockisland 100.000, Delfinario 90.000, Ristorante La Buca 80.000, Squero 65.000, Bar Pattinaggio 17.000, Pub Barge 92.000, Negozio Tartaruga 87.000, Coconout 132.000. Abbiamo citato gli esempi più significativi per evidenziare che le lamentele degli occupatori del bene pubblico chiamato arenile, sono ridicole a fronte di canoni irrisori mentre quelli della cosiddetta difficile rimozione pagano cifre altissime. Una gestione pervasa dal pressapochismo, che prevarica il buon senso, intervenire è atto di giustizia e di verità, oltre a riequilibrare gli incassi demaniali. Il governo dell'inciucio e le amministrazioni che si sono adeguate all'andazzo sono i peggiori interpreti di una seria riforma. I cittadini devono sapere, quando ascoltano le grida di dolore di qualche bagnino dai capelli bianchi, che la Bolkestein è solo un mezzo per portare giustizia demaniale, ma il compito più importante è in mano ai comuni. A Rimini si cerca sempre di accontentare il potere imperante, per lasciare le cose come sono. Non si parla già più dell'illegalità diffusa nelle zone, l'autorizzazione ambientale è calata come una salutare panacea, i titoli edilizi sono orpelli fastidiosi, valevano solo per lo sfigato presidente di circolo viserbese, ancora (?) indagato. Intervenire in termini seri diventa un obbligo non più rinviabile, non però con la pochezza di sempre, più che fare giustizia e chiarezza, si cerca di accontentare lo scontento di turno. Un primo segnale nella direzione sbagliata è già stato dato riconoscendo alle concessioni ai fini turistici una proroga fino al 2020, mentre per la cantieristica ed affini rimane l'incombenza di andare a bando già nel 2015. Come più volte ripetuto le competenze e risorse devono essere trasferite ai comuni direttamente interessati, cambiando magari il sindaco. Diventa difficile capire perchè si debba fare un bando (sbagliato) per i campi da calcio e per zone milionarie valga il principio monarchico. Non potrebbero comunque esimersi dal comparare gli affitti demaniali con quelli normalmente praticati in altre circostanze, come ad esempio per il suolo pubblico (tosap). Un qualsiasi bar per duecento metri di occupazione paga dai 10/20.000 euro che sono ben distanti dai 500 pagati da un bar in spiaggia, dove per altro mediamente insiste anche un manufatto di 100 mq. La cosa diventa ancora più odiosa se la si compara con i trattamenti riservati ai lavoratori, precari, pensionati, cassintegrati che per percepire lo stipendio decurtato devono passare attraverso istituti di credito, pagando interessi di mercato. Petitti ed Arlotti, beneficiari della lotteria democrat, pensate di potervi schierare per i poveri e nel contempo garantire ai soliti noti le vergognose rendite di posizione? Il demanio è un piccolo esempio, ma chiaro, la concorrenza con il pidielle è garantire la conservazione dei privilegi? Saremmo ben lieti lieti di pubblicare le eventuali osservazioni, se ci invitate, veniamo anche ad un dibattito alle vostre feste, l'argomento servirebbe a portare alla asfittica Ausa Parade più gente della Castellina Pasi che vi costa migliaia di euro.