sabato 20 luglio 2013

Bandiera Gialla

Coda per entrare, coda per uscire. Niente male il successo del reopening del Bandiera Gialla. Il bisogno di leggerezza è andato in scena ieri sera nel remake di uno dei locali che ha fatto la storia del divertimentificio riminese. Una fiumana di gente incredibile che ha generato attese per qualsiasi cosa, anche per un posto in pista se non ci si era organizzati prima. Ma chi era questa gente…? Ovviamente chi scrive non ha la pretesa statistica di conoscere la rappresentanza media di quella folla, ma alcuni significativi indizi si potevano cogliere. Già dal fondo della coda in entrata l’alta percentuale di teste lucide era indicativa della massiccia presenza di un età in cui la sconfitta tricologica è molto probabile. Anche la notevole presenza di ”uomo con bermuda e borsello” era molto indicativa, discorso che non si può fare per le donne che salvano sempre il decoro presentandosi al meglio qualsiasi sia l’età. .. d’altronde c’è una competizione calzaturiera da portare avanti, non si scherza su certe cose. Ipotizzata un età media di 40 anni si può azzardare un’ipotesi sulla ragione della transumanza. Il motivo, per cui ho chiesto ed ottenuto conferma da diversi convenuti, era il tentare di portare fasti del passato nella triste realtà odierna. Intento rispettato? Nello stesso modo in cui una foto sbiadita scalda il cuore con un’emozione, diversa dalla gioia, che si chiama malinconia. Certi momenti sono tali per contingenze come momento storico, età e leggerezza d’animo, se per riviverli bastasse un posto e la stessa musica che si ascoltava quella volta ieri sera non avrei visto tutti quegli scoordinati tentativi di divertirsi. Vai e “balla come se nessuno ti stesse guardando“, ma anche no, grazie! La mia personale serata Bandiera Gialla è finita una mezzora dopo l’una. Esattamente quando il vocalist (si chiama così quel rompicoglioni che parla sopra tutte le canzoni no?) ha presentato Enzo Persueder, padre riconosciuto dei DJ italiani, per capire l’età, come la persona più famosa dopo, testuale, “quella troia di Heidi“. Li ho capito che seppur la leggerezza il sabato sera sia un quasi un diritto c’è chi la confonde con cose che mi provocano tristezza e così ho girato la schiena agli uomini col borsello, ai danzatori epilettici e alle donne con le loro bellissime scarpe per rimettermi in fila, questa volta per allontanarmi dalla sgualcita Bandiera Gialla.
 Davide Cardone