domenica 28 luglio 2013

I Voti di Zerbini

Fino a poco tempo fa Renzi aveva il 95% dei dirigenti del Pd contro, in compenso vantava Zerbini ed una quota di minoranza dei Morolli a favore. In pochi mesi, però, col naufragio della segreteria Bersani e l'alleanza di governo con il Giaguaro, tutto è cambiato, la sfera d'influenza del sindaco dentro il Pd si è molto estesa. In molti casi, si assiste ad un vero esodo di dirigenti verso l'area Renzi, considerata vincente. In Emilia-Romagna storica cassaforte bancaria, assicurativa, elettorale, cooperativa, con oltre un quarto delle poche tessere rimaste in affido, l'esodo si svolge più silenzioso. La parte più giovane ed assetata ancora non è uscita allo scoperto, ma il loro voto è sicuro, se lo permetteranno, per l'astro sfuggente fiorentino. Chiamparino, Fassino e l'organizzazione in Toscana ad un renziano sono prodromi di un successo scontato alle primarie se verranno fatte con entrata libera per tutti. Matteo non ha grandi ritrosie a pescare nel mare siciliano affollato di pesci grossi e piccoli ancora liberi. Insomma le previsioni danno per scontata una affermazione di Matteo contro i pachidermi, dinosauri + Bindi (?) che formano l'ossatura della casta democrat. Ma è nel profondo sud che il giovanotto di Firenze, starebbe raccogliendo consensi su consensi, il sindaco di Bari, Emiliano, è già passato con lui. In Sicilia ogni giorno nasce un comitato Big Bang pro Renzi. In quella terra il confine tra un aranceto e l'altro è sottile, alle volte si può cogliere qualche cuffariano e lombardiano, di solito portano ceste di voti. A Palermo il democrat Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo sponsorizzato da Beppe Lumia, ormai fa asse con l'uomo di Renzi nel capoluogo, Davide Faraone. La previsione del 95 contro deve essere rivista, sui voti di Zerbini è difficile contare.