lunedì 8 luglio 2013

Notte Rosa

Se cercate su Wikipedia "notte rosa" troverete due risultati: - album di Umberto Tozzi del 1981 - evento simile alla notte bianca Già perché chi pensa che il nostro Sindaco possa aver mai inventato qualcosa di sana pianta pensa proprio alla Notte Rosa, che, in realtà, è la scopiazzatura di un evento che ebbe le sue origini addirittura nella Berlino del 1997. La notte bianca, nome ispirato dal titolo di un romanzo di Fëdor Dostoevskij, è stata ripresa con successo all'inizio del nuovo millennio da Parigi, Roma, Milano e così via. Lo scopo delle notti bianche era una città aperta di notte come di giorno e, magari, portare un po' di movimento economico in momenti dell'anno che usualmente non lo favoriscono. La nostra attuale notte rosa viene meno ad uno dei fondamentali di questa iniziale invenzione. Per essere chiari.. portare gente a Rimini il primo fine settimana di luglio non è che sia proprio una magia. D'altro canto la copia non è che deve essere perfetta, ce l'hanno insegnato i cinesi di cui andiamo tanto a caccia. L'importante, come dicono in molti, è che ci sia un momento che renda riconoscibile la nostra stagione a dispetto di tutte le altre e in questo la notte rosa fa il suo lavoro. Da Comacchio a Cattolica tutto si tinge di rosa. Io non sono contrario alla Notte Rosa, ma il suo successo è dovuto proprio al fatto che non innova niente, attualmente è una cosa che funziona per quelle strane bizzarrie delle masse umane e perché comunque, in giro c'è qualcosa da fare. Innovazione è altro. Non è che uno può fare la piada verde e poi dice che l'ha inventata lui. La piada è piada, c'è chi la vende meglio, c'è chi la farcisce più generosamente, ma nessuno dice che è un cibo innovativo. Provate a proporre delle tartine di pane azzimo con della spuma molecolare di codino di ippopotamo, vediamo se poi avete le code fuori dal baracchino. A volte l'innovazione è meglio che la facciano gli altri.
davide cardone