martedì 9 luglio 2013

Meu Amigo Gnassi

Meu Amigo Gnassi. Non si finisce mai di imparare. Dopo aver scoperto che riempire i primi due fine settimana di luglio è un'abilità che solo il nostro Sindaco possiede, continuiamo nel nostro apprendimento. Con una certa invidia abbiamo constatato le innumerevoli uscite sui quotidiani di tale Paesani che, ne prendiamo atto, sembra essere l'Assessore agli Eventi nominato in pectore dal “Papa del Turismo” Andrea Gnassi. Lucio Paesani patron del Coconut, Legale Rappresentante del Consorzio del Porto, organizzatore della Molo Street Parade, della Carnival Street Parade e, da come parla, con molti interessi anche nella Notte Rosa, ormai esce tutti i giorni sui giornali in difesa del suo “assessorato”. Ma come è possibile che senza delibera alcuna del Consiglio Comunale sia permesso ad un privato di primeggiare su tutti gli altri a costo di spegnere tutte le altre idee, magari valide come la 9 bar? La cosa va illustrata bene perchè, nonostante l'immagine Ibizenco-Brasiliana che questa Amministrazione ostenta, le velleità sono più da inscatolatori cinesi. A quanto pare il sistema Melucci-Ravaioli delle Partecipate per evitare i lacci della Spendig Review è utile anche per evitare di rendere conto ai cittadini della maggior parte delle decisioni e vi spieghiamo come. Avete mai sentito parlare di Waterfront? Fermi! Non cercate su google. Se lo fate vi vengono fuori il lungomare di Ostia pensato da Alemanno, i project di quando Melucci faceva finta di fare il vicesindaco, la proposta “Rimini WaterFront: riqualificazione del comparto industriale turistico degradato – recupero e valorizzazione di Bellariva” (ennesimo guazzabuglio di Masterplan, Piano di Salvaguardia della balneazione e riqualificazioni assortite). Tutta roba che non ci serve, se non per la consapevolezza di come si possa sguazzare in una singola parola. Il Waterfront che interessa a noi è la riorganizzazione della Direzione cultura e Turismo ora diviso in due settori, uno propriamente culturale ed un altro che si occupa di : Turismo, Riqualificazione, Demanio e, appunto, Waterfront (che poi è il lungomare). Nello specifico il Waterfront, prendete nota, si occupa di tutte le funzioni in materia di demanio marittimo, delle concessioni del suolo e delle aree pubbliche e dei progetti delle riqualificazioni del lungomare. Ovviamente nella spiegazione ufficiale ci sono le solite parole e cioè che tutto questo è fatto nell'ottica del Masterplan Strategico, anche se ad occuparsi dei risvolti turistici del piano strategico c'era già Rimini Venture o meglio... il suo sottoprodotto “Agenzia del piano strategico S.r.l.”, una società a responsabilità limitata (?) come strumento attuativo , della serie se sbaglio... L'importante, come si legge nelle ampollose spiegazioni, è che ci sia il processo partecipativo. Si, dei soliti quattro: Comune, Provincia, Camera del Commercio e Fondazione Carim. Stiamo mettendo troppa carne al fuoco, ma essere sintetici con le matrioske è complicato. Torniamo dunque al Waterfront. E' già operativo? Ha già prodotto risultato? Certo! Quale periodo migliore di questo? Se vuoi occupare del suolo pubblico per fare una festa a o qualche manifestazione indovina a chi ti devi rivolgere? Ai dirigenti Waterfront che fanno quello che hanno sempre fatto, anche prima della riorganizzazione, occuparsi di affitti e concessioni per il Comune. Certo ora che il capo della festa è Meu Amigo Gnassi du Brasil era necessario anche un nome più trendy. Unità speciale WaterFront fa moooolto più fico. Attenzione però che questa “costola comunale” non si occupa solo di concessioni di spazi, ma anche di contributi. Un esempio? Il Contributo del Comune di 50,000 € al Consorzio del Porto per la Molo e Carnival Street Parade è passato proprio per le riorganizzate mani e non ci vuole un genio per capire che anche the Wheel, la ruota, società facente sempre parte del Consorzio sopracitato, ha ricevuto la concessione sempre dal medesimo ufficio. Cosa c'è di male? Niente... a parte il fatto che avere il privilegio di occupare piazzale Boscovich con un villaggio promozionale, per tutta l'estate, a 918,89 € (più 45 € di tassa regionale per carità) poteva interessare anche a qualcun altro e non ci pare che questa opportunità sia stata resa oggetto di alcuna gara. Se tutto ciò vi ha lasciato un po' di confusione in testa non vi preoccupate, non è un inizio di demenza, è che veramente per destreggiarsi in mezzo a tutto questo bisogna mettere un bel filtro alle parole e guardare soprattutto la realtà. Qui nessuno inventa niente, danno altri nomi alle cose che ci sono già e poi dicono che sono state partorite dal loro intelletto. Prendete ad esempio la nuova “invenzione”, la Carnival Street Parade, a tutti gli effetti è una copia della 9 bar solo che al posto della sfilata delle bici strane c'hanno messo i carri come al carnevale estivo di Misano, beh .. carri, più che altro camion (almeno 2 Truck come si legge nel contratto). Ancora una volta l'organizzazione è affidata al Consorzio del Porto e a Lucio Paesani che firmando il contratto della Molo Street Parade si è assicurato anche la Carnival Street Parade, tutto per il bene di Rimini si capisce. L'unica differenza è che la 9Bar non costava nulla, neanche i 10.000 sganciati dalla Camera di Commercio, era iniziativa di successo e in crescita esponenziale. Le si imputava certo di essere una iniziativa “alcolica”, ma non è che le iniziative di cui parliamo non lo siano, anzi, diremmo che sono piuttosto “stupefacenti”. Una nota di colore: per aggiungere un pizzico di beffa al danno dei bravi organizzatori della 9 Bar l'Assessorato fantasma agli eventi ha chiesto a tutti di partecipare in bicicletta ed ha predisposto, tenetevi duro, 8 bar.. giusto per non confondersi. Vi sembra una cosa antipatica? Fatto sta che se vuoi fare festa nella Rimini du Carnaval puoi parlare solo con Meu Amigu Gnassi e con gli amigos del Consórcio du Porto. eh meu amigo Gnassi eh meu amigo Gnassi Gnassi brown Gnassi brown o le le o la la pega no Paise' pega no Paisa' (ripetere 2 volte)
M5Stelle Rimini