sabato 20 luglio 2013

Trofeo Berlusconi

Il protagonista della ultima squallida esibizione parlamentare per salvare il culo di Alfano sulla poltrona prestigiosa di Ministro degli Interni e delle Fughe, è stato Berlusconi. Sorrisi, strette di mano, arance e lunghe code per salutarlo. I giornalisti impazziscono per carpire sotto il cerone e gli occhiali imposti dalla procura le gioiose espressioni. I capelli mai così neri e fitti sprizzavano lucido e felicità. Mentre il suo Milan festeggia Poli e Saponara come grandi acquisti, lui vince il Trofeo Berlusconi davanti al Senato plaudente. La perfetta regia dell'innominabile ha compiuto un altro capolavoro. Si è formata perfino una coda come quelle una volta in autostrada per omaggiarlo. I renziani si sono comportati come suggeriva Matteo Tentenna, figuriamoci se volevano fare del male al Cavaliere. Con le palle tricolori in mezzo all'uscio della politica ci sono rimasti i piddini, una giornata come questa la ricorderanno, se riusciranno a pagare gli affitti delle sedi. Sono sulla buona strada, il finanziamento pubblico rimane, è stata una finta iniziale dei DueLetta, quei soldi sono indispensabili, lo urla anche un giovane virgulto locale tale Rossano Albertazzi, che finge di sapere più di quanto possa contenere una normale testolina democrat. Di quelli presi a Sesto o nei panforti non sa nulla, manca poco alla prescrizione delle coscienze. ma non smettono mai di fare morali e pugnette. Mi piacerebbe davvero organizzare una di quelle belle tavole rotonde in piazza Cavour, al riparo da risse e bottiglie, con qualche esponente vecchio o semiusato degli scarti dei due partiti per antonomasia. Il migliore sarebbe Nando Piccari, lo farei con piacere, potremmo a due mani comporre il migliore articolo della sua vita, Patron Bugli non lo manderà nella tipografia Cna, quella che aspetta da dieci anni di stampare i suoi manifesti da Sindaco. Ognuno può dare la spiegazione che meglio crede, ma nel Palazzo il protagonista è ancora lui. Non c’è presidente del Consiglio che tenga. Dopo tre mesi di assenza il Cavaliere torna in Parlamento e conquista la scena. Completo scuro, cravatta a pois, il leader Pdl si presenta a dibattito già in corso, poco prima che il NipoteLetta prenda la parola. Ringrazio il senatore Berlusconi che è qui presente, ci onora della sua presenza, e fa capire chi sia effettivamente a reggere questa maggioranza assieme al Presidente della Repubblica, lo irride il capogruppo grillino Nicola Morra. Arriva a questo punto l'avviso di garanzia di Grasso, è reato perseguibile pronunciare ...invano. Già diventato idolo, non si è astenuto come capita a Rimini. Sembra una beffa, ma è solo un’altra conferma. Il principale azionista del governo delle larghe intese, rivoluto tenacemente da...non si può dire, rimane Berlusconi, nell'immaginario e nella avvilente realtà. Sembra impossibile ed infatti comincia ad essere incredibile che tra pochi giorni debba scegliere tra Mosca, KazaKo o..Tunisia come Bettino.

P,S,
Nando facci un pezzo, facci un pezzo Nando.