Alcolici sopra tutti la birra dilagano a Rimini e ovunque specie nei w.end è
uno sballo a basso costo socialmente tollerato al quale ormai cedono i tanti
che la sera e il fine settimana vogliono dimenticarsi guai lacci e lacciuoli
problemi crisi della vita feriale e diurna. Non più la lattina di birra da 33
ma la bottiglia da mezzo litro presa in un minimarket. Il problema più grosso
sono gli automobilisti ubriachi. C'è anche un profilo nutrizionale di questo
etilismo dilagante che unisce il clochard all'impiegata al turista teen che si
annega nella birra e ce n'è uno economico. Il barbone non ha i soldi per
sballarsi di birra quindi si butta su "pseudovino" da un euro che gli fornisce
anche zuccheri per tenersi in piedi. Nè solitamente ha condizioni di salute che
occorrerebbero per bere tanta birra da potersi ubriacare. La gioventù birraiola
delle disco ha bisogno di energie che la birra fornisce. Inoltre la birra è un
alimento a tutti gli effetti con significative percentuali di nutrienti che non
si trovano nelle bevande analcoliche acqua glucosio coloranti aromi e che in un
periodo di cibo spazzatura come quello attuale la rendono evidentemente
attraente. Superalcolici per chi non ha problemi di soldi o bottiglia di vodka
nello store. Sul vizietto dei gestori dei locali di servire superalcolici ai
teen esso è vecchissimo in quanto da decenni a Rimini si fa. Rammento che
quindicenne, in locali ora scomparsi, Slego come Charly Brown o come lo Zeta
locale Arci di periferia negli anni '80 regolarmente ubriacava di
superalcolici come era costume diffuso, cito anche l'Embassy a tal proposito.
M.Amati