martedì 16 luglio 2013

Alcolici

Alcolici sopra tutti la birra dilagano a Rimini e ovunque specie nei w.end è uno sballo a basso costo socialmente tollerato al quale ormai cedono i tanti che la sera e il fine settimana vogliono dimenticarsi guai lacci e lacciuoli problemi crisi della vita feriale e diurna. Non più la lattina di birra da 33 ma la bottiglia da mezzo litro presa in un minimarket. Il problema più grosso sono gli automobilisti ubriachi. C'è anche un profilo nutrizionale di questo etilismo dilagante che unisce il clochard all'impiegata al turista teen che si annega nella birra e ce n'è uno economico. Il barbone non ha i soldi per sballarsi di birra quindi si butta su "pseudovino" da un euro che gli fornisce anche zuccheri per tenersi in piedi. Nè solitamente ha condizioni di salute che occorrerebbero per bere tanta birra da potersi ubriacare. La gioventù birraiola delle disco ha bisogno di energie che la birra fornisce. Inoltre la birra è un alimento a tutti gli effetti con significative percentuali di nutrienti che non si trovano nelle bevande analcoliche acqua glucosio coloranti aromi e che in un periodo di cibo spazzatura come quello attuale la rendono evidentemente attraente. Superalcolici per chi non ha problemi di soldi o bottiglia di vodka nello store. Sul vizietto dei gestori dei locali di servire superalcolici ai teen esso è vecchissimo in quanto da decenni a Rimini si fa. Rammento che quindicenne, in locali ora scomparsi, Slego come Charly Brown o come lo Zeta locale Arci di periferia negli anni '80 regolarmente ubriacava di superalcolici come era costume diffuso, cito anche l'Embassy a tal proposito.
 M.Amati