domenica 21 luglio 2013

Una Normale Riccione

Il Comune di Riccione rappresentante legale della Città sembra composto da persone che parametrate ai cugini riminesi purtroppo regnanti, può essere inserito nella categoria dei Normali. Attraverso il suo Sindaco, normalissimo, chiama Hera, non per affidarle incarichi mi..liardari ma per avere garanzie sul servizio di sgombero dei cassonetti. A Rimini le cose non vanno meglio, ma nella nostra città non assumono al rango di calamità. Siamo i primi a riconoscere che non è il primo problema del mondo, ma è un buon esempio per parlare di una città alla deriva, dove ogni forma di devianza, diventa.... normale. Un esempio sono i vetri sparsi sulle strade cittadine in prossimità dei locali notturni, dove il solito cliente imbecille spacca un bicchiere che finisce in mille pezzi e non preoccupa nessuno. Perchè non disciplinare meglio la materia, anche con apposita ordinanza, impedendo categoricamente il divieto di consumo fuori dalle aree pertinenziali dei locali, dando poi mandato agli uomini di Hera di segnalare le situazioni più incresciose e nel contempo non fare pulizia con la spazzatrice che spande i frammenti in un'area più vasta. Eppure sarebbe semplice dopo apposita segnalazione, pulire con mezzi più tradizionali, ossia scopa e paletta, la sera dopo, si manda un vigile, magari in borghese a multare il gestore, qualora vi sia un consumo diffuso di bevande in contenitori di vetro al di fuori del perimetro del locale. Il gestore per non subire ulteriori controlli, capisce che è suo interesse fare subito pulizia. Tutto può anche sembrare sproporzionato, però se pensiamo agli ignari ciclisti che tutti i gironi forano le gomme delle loro biciclette, agire contro questi maleducati siano essi clienti o gestori diventa cosa sacrosanta. Anche perchè, fatto salva la scocciatura di tornare a casa a piedi, da un conto approssimativo, vi sono luoghi dove in media possono forare anche trenta quaranta biciclette al giorno, che tradotto in soldoni tra pezze e copertoni possono avvicinarsi ad un migliaio di euri, finendo per scoraggiare anche l'uso della bicicletta, specie sulla ciclabile del Sindaco, dove questi frammenti rimangano incastrati nell'asfalto corrugato. Banale esempio di una abitudine che solo all'apparenza può sembrare marginale, se si sommano i tantissimi comportamenti impropri. Basterebbe poco creare una rete di relazione tra cittadini virtuosi e pubblica amministrazione, istituendo un semplice numero telefonico dove fosse possibile inviare un semplice messaggio di segnalazione, facendo emergere con una analisi i casi più eclatanti su cui è necessario intervenire. In questa Città CIVIVIAMO.