giovedì 18 luglio 2013

2020 Odissea nella Merda

Nel 2020 con Gnassi splendidamente ancora regnante e dalla parte del cuore, il solito assessore, terminerà l'Odissea nella Merda di Rimini. Il bambino che ha tagliato il nastro della ciclabile senza percorrerla, sarà diventato grande, voterà Grillo. Lasciando perdere i sette Piani delle Fogne regolarmente onorati dal Comune per conto dei cittadini, anche quelli non votanti, centinaia di progetti, annunci, promesse, tubi al largo, vasche da pioggia, a secco, laminazione, la domanda perfino ovvia anche per un iscritto all'Ordine dei giornalisti genuflessi, sarebbe stata chiedere se Bernabè o meglio Hera avesse fatto un calcolino per i servi locali e stabilire quanto sarebbe stato il debito che calava sulle nostre teste ingrassando il patrimonio della multiutility. Per fortuna i Due Gemelli ce l'avevano a morte con Hera!! Determinare a cicco e fogna il costo di questo gigantesco intervento, a nostro avviso impone di dimenticare le centinaia di milioni come fossero l'indotto di Fiera/Palas e passare ai miliardi. Tanto paga ...Orlando. Si tratta di eseguire circa 400 chilometri di nuove condotte, dotare almeno due terzi della rete cittadina di 620 chilometri per la necessaria doppia rete fognante. Questi 400 chilometri vanno collegati ad ogni singolo fabbricato, per i cosiddetti tagli trasversali i costi raddoppiano. A questi oneri di competenza pubblica va aggiunta la spesa privata di allaccio ed adeguamento, sapendo che all'incirca il 60% dei fabbricati riminesi dovrà praticamente rifare la propria rete di scarico. Il costo approssimativo per singola unità abitativa può variare mediamente dai cinquemila ai diecimila euri. Qualcuno potrebbe obiettare che vi sono realtà meno complesse, ma parimenti vanno considerate anche le più difficili come il Centro Storico, dove oltre ai normali costi va aggiunta la demolizione e rifacimento dei sottostanti solettoni con le relative pavimentazioni di pregio presenti. Ai ragionamenti riguardanti lo sdoppiamento della rete, per non scaricare le acque nere in mare, si aggiunge la nuova emergenza della messa in sicurezza della nostra rete di scarico, nel caso sempre meno eccezionale di nubifragi. Il primo compito è ripensare completamente il nostro sistema di raccolta delle acque meteoriche, provvedendo a dividere le reti secondarie dai collettori primari, onde evitare, in caso di calamità, che molte invece di funzionare come scarico, si trasformino in vere è proprie condotte di portata, con chiusini che saltano e formano fontane zampillanti merda. Ipotizzando questi necessari interventi, sarebbe assurdo non pensare al rifacimento di buona parte della nostra rete idrica, con una dispersione vicina al 50%, che aumenta nel tempo in modo esponenziale in ragione della vetustà delle tubazioni. Ricordiamo anche il contratto capestro con Hera, che acquisito l'uso delle reti a cifre irrisorie, non permette al Comune proprietario, la minima programmazione di intervento. Questo è il quadro autentico da cui partire e difendere anche contro la strumentale informazione. Si limitano a fotocopiare le veline di palazzo, omettendo le più banali verità che possono essere raccolte informandosi dalle vere fonti, non quelle delle Acque di Romagna. A dimostrazione di questo, abbiamo chiesto ad almeno un centinaio di persone, quale fosse la ragione di fondo per cui a Rimini si scarica la merda in mare, ebbene solo un 15 per cento del nostro campione ha saputo individuare, seppur in maniera confusa, il problema nell'assenza della doppia rete di scarico. Quello che vorremmo evitare è l'avvio della solita progettazione strategica alla riminese con figurine, slide e la Festa dello Sversamento come contorno. Trc, Palas, Murri, Novarese, Questura ed Aeradria sono medaglie al valore politico, sufficienti per un giudizio fallimentare. Se si volesse fare veramente un discorso ambientale, occorre creare un sistema di dispersione delle acque meteoriche direttamente sul terreno, rimpinguando le falde, non le ..bollette. Facendo anche sconti importanti sulle utenze di acqua e scarico fognante a chi si adegua a questi sistemi naturali, che ripropongono il concetto già in essere per il rifiuto. Si parte dicendo che il primo obiettivo e produrne il meno possibile. La Merda di Rimini è diventata un Tesoro.