domenica 14 luglio 2013

Un Patriarca

Oggi esco a correre i miei 30 km trisettimanali di allenamento che mi blindano 100% rispetto ogni malattia e noto che un albergo che è stato per anni sulla bocca di tutti e sulle prime pagine dei giornali locali ha le insegne del grosso albergo confinante del quale è diventato il Resort. Ora datosi che dove c'è una ingiustizia lì c'è Jucas scrivo a Voi sperando vogliate pubblicizzare la cosa. Non cito il nome dell'hotel ma portava il nome di un blasonatissimo patriarca, diciamo pure il nr. 1, il boss dei patriarchi. Ora l'hotel che chiameremo fittiziamente "Zaccheo" era diventato anni addietro il Capro Espiatorio di tutti i vulnera etici del nostro turismo: lavoro malpagato, sottopagato, sfruttamento eccetera eccetera eccetera. Aveva asl e finanza un giorno sì e l'altro pure. Sembrava che la riviera fosse a posto a 360 gradi, tranne il povero H. Zaccheo, che infatti ha chiuso ed è passato di mano al pezzo grosso che stava alle sue spalle che, sfiga, non aveva la "vista mare". Ora capita che il papà dello scrivente avesse un chioschetto piada & porchetta prima che fosse trendy e chic grazie all'attuale amministrazione un panino con la porchetta innaffiato da ottima coca cola, in una posizione assai amena e alle spalle avesse un blasonato ristorante con centinaia di tavoli ma situato in un punto sfigato. Insomma anche da noi questi del ristorante si rodevano perchè loro non avevano la vista mare e ci mandavano la finanza. Anche noi alla fine, benchè fossimo a norma, ma qualcosa ti trovano sempre, chiudemmo e finalmente il potente ristoratore potè allargarsi verso il mare. Ecco io nel narrare questo aneddoto trovo una forte analogia a quanto capitato al chioschetto di mio papà ed al povero, incolpevole per me, Hotel... Mosè di Torrepedrera. Grazie e D.S.
 Ennio "Jucas" Casolari