martedì 16 luglio 2013

Il Principio della Realtà

C'è una cosa che distingue le decisioni di un adulto da quelle di un bambino e si chiama "principio della realtà". Questo concetto, sviluppato dalle scienze psicoanalitiche, ci rivela che in età adulta l'essere umano accetta uno stato di tensione in cambio di un minor dolore o di un maggior piacere nel futuro. Semplificando: mi privo di piaceri immediati, tipo mangiare al ristorante tutte le sere, per risparmiare e comprare qualcosa che mi darà agio nel futuro.. la casa, la macchina. E' un principio di cui la maggior parte degli adulti, ci sono sempre le eccezioni ovviamente, tiene conto nei programmi che l'esistenza impone, ma che, magicamente, sembra sparire quando un gruppo di persone agisce in termini istituzionali. Vi siete mai chiesti come mai? Negli adulti il principio succitato viene meno in due occasioni: patologia compulsiva o fondi illimitati. E' chiaro che se una persona dispone di risorse pecuniarie enormi avvertirà meno il bisogno di privarsi di qualcosa oggi per averne vantaggio domani. Oggi leggiamo sui quotidiani che nei confronti della gestione di Aeradria, a tutti i livelli, è mancato irrimediabilmente il principio della realtà. Ne è evidenza il bilancio trapelato a mezzo stampa che mostra una perdita di 15 milioni di Euro in un solo anno. Dunque riprendendo le eccezioni appena elencate la domanda che sorge spontanea è: che cosa ha privato il CDA di Aeradria, il Comune e la Provincia del principio della realtà? I fondi illimitati o una patologia compulsiva? La risposta immediata, quella spontanea, indicherebbe i fondi illimitati o la convinzione che siano tali, ma se andiamo a vedere la cronaca, recente e non, questa causa non è compatibile. Da anni ormai è stata portata alla luce la situazione debitoria di Aeradria e l'impossibilità, per legge, di rifinanziarla pubblicamente, senza contare poi il fatto che ogni amministratore, che sia di Partecipata, Comunale o Provinciale, inizia ogni suo discorso con la "Crisi". Dunque tutti sanno da tempo, senza possibilità di fraintendimento, che c'è un grosso debito e che i soldi sono finiti. Per quale motivo il dato certo non viene incrociato con il principio della realtà e non si smette di citare numeri a cazzo sulle potenzialità di ripresa di questo sistema fallimentare e fallito? L'unica opzione rimasta è la mania compulsiva. Deve esserci per forza qualche compulsione che esige di perseverare nell'errore eludendo l'importanza delle conseguenze. Di solito la compulsione vince perché la responsabilità viene avvertita molto in ritardo. Per fare un esempio è come se potessimo sentire il dolore una settimana dopo aver preso lo spigolo con il dito mignolo del piede, non sapremmo che cosa ha causato il danno e saremmo una specie con solo 4 dita per ogni piede. Nel caso specifico dei nostri Amministratori ci sarebbe un sistema per risintonizzare i loro allarmi sul principio della realtà, un'azione immediata sull'unica zona sensibile rimasta nel loro corpo materiale: quella zona del culo a diretto contatto con la Poltrona. Non capite male, la proposta non è di prenderli a calci nel deretano, l'idea è di separarli dalla Poltrona in modo che riprendano sensibilità con quello che succede in questa dimensione. L'unica soluzione è che si si impongano le responsabilità politiche di ognuno e li si faccia dimettere.

MoVimento 5Stelle Rimini