mercoledì 10 luglio 2013

Unità a 5 Stelle

Finalmente sono arrivate le Feste a 5 Stelle. Paragonarle a quelle dell'Unità non sarebbe sbagliato se pensiamo cosa hanno significato per tanti anni quegli incontri piadino politici. A Rimini se ne faceva una per ogni sezione, prima che arrivasse Piccari con il suo Settimanale. Per pagare i debiti ci vollero tonnellate di salsicce di Fraternali, al netto di quelle che si mangiava. Nelle feste il cibo è rigorosamente vegano e vegetariano, rimangono valide le ragioni per andare ad ascoltare qualche parlamentare, sperando che non parli sempre degli aranci siciliani. Il MoVimento si muove, ha passato il periodo brutto dell'impatto con un mondo misconosciuto, popolato da giornalisti ai quali abboccavano come le carpe dei GrilloFest. L'unico movimento che per anni aveva scimmiottato l'organizzazione territoriale del Pici è stata la Lega prima di venire dilaniata dai lanci dei cerchi magici. Il web è uno strumento formidabile ma non può e non deve sostituire il contatto con i cittadini. La sparizione dei quartieri ha penalizzato la partecipazione e la formazione del personale politico. I protagonisti del consiglio comunale con poche eccezioni, quasi tutte di estrazione partitica, segnalano la pochezza e la disinvoltura con la quale si affrontano i problemi di una città in via di estinzione commerciale, industriale e culturale. Abbiamo sballato, non esiste una guida, non è stata in grado nemmeno di disegnare su strada protetta. Occorre perfezionare la funzionalità dei gruppi locali, meetup, gdl, associazioni, comitati in rapporto stretto ed operativo con il gruppo consiliare per non lasciarlo solo contro tutti. Gli altri sono scarsi ma ancora troppi, con il vantaggio di avere un apparato comunale, totalmente (quasi) inefficiente nel rapporto con i cittadini, ma perfetto nel porgere la brochure del Bilancio zeppa di ottime intenzioni, copiaincollate da dieci anni. Al MoVifest di Trofarello hanno scelto cibi a chilometro zero come pane, pasta e salumi del luogo. La macchina organizzativa è rigorosamente locale: parte dai meetup e prosegue sui social network. Attivisti, eletti e simpatizzanti curano il servizio d’ordine, l’allestimento dei gazebo, le cucine. Un po’ come negli eventi rossi, pur con cinquant’anni in meno e qualche ingenuità da scontare. Pochi soldi e molta volontà. Per i dibattiti c’è lo streaming fornito dai siti locali del Movimento e rilanciato dalla web tv La Cosa. Il top player è Alessandro Di Battista, il più ricercato, poi si accontentano anche di Vito Crimi e di opinion makers come Becchi, Ricca e... Cerasani, reduce da un burrascoso puttantour con la Innocenzi. Un'idea per Rimini? Forse, con il timore che venga subito definita la Notte dei....