Caro Zobeta, vedo che anche lei è vittima del ventennio berlusconiano dell’
apparire. Si consoli, però: milioni di italiani sono nelle sue stesse
condizioni ma, ahinoi, con il loro voto dato sulla simpatia e sull'immagine,
condizionano la vita del Paese. Gnassi figlio del popolo o Gnassi fighetto da
aperitivo, poco dovrebbe importarci. Se il chirurgo che la deve operare
frequenta il circolo degli scacchi o il dopolavoro ferroviario, a lei cambia
qualcosa? Così dovrebbe essere per i politici, anche quelli nostrani. Chiediamo
loro di essere dei buoni amministratori della città e non sapienti gestori
della loro immagine. Dal crac di Aeradria alla svendita del Palas, dalla
confusione urbanistica all’immobilismo economico, sono troppi i disastri
amministrativi di Rimini per occuparsi delle abitudini alimentari del sindaco.
Ci può far piacere sapere che Gnassi sia capace di stare con persone di ogni
classe sociale, ma noi non abbocchiamo: non lo giudicheremo per come avrà
curato la sua immagine, ma per come sarà Rimini alla fine del suo mandato.
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