mercoledì 14 dicembre 2016

Chiudete le case

"Chiudete le case, i tempi sono cambiati", non sembra molto felice questo appello al fai-da-te della sicurezza lanciato dal Prefetto dalle pagine di alcuni giornali. E' vero che "i tempi sono cambiati" ma è anche vero che non si può invitare la gente a chiudere a 4 mandate o peggio a chiudersi definitivamente in casa o coprifuoco etc. Dice: il trend è nazionale. Ma esistono molti corpi addetti alla sicurezza pubblica, c'è l'esercito che integra, ci sono i privati che sono costretti appunto perché è insufficiente l'apporto pubblico con veri e propri drappelli di guardie private in armi che pattugliano i beni privati. Addirittura fece scalpore un paio d'anni fa che la sede della polizia municipale riminese fosse pattugliata da ditta di security privata. Questa per me è una deriva molto grave perché c'è tanto personale pubblico che, per quanto, pare vi siano stati tagli statali, che si occupa di sicurezza. E credo che nessuno avrebbe da ridire su tasse pagate per la sicurezza, come paghiamo poi, lo stesso Prefetto è un funzionario dello Stato pagato non per dire di chiuderci in casa ma per fra le altre cose garantirci sicurezza "law & order", o no?? Allora l'Italia di oggi è un casino senza voler essere razzista se pensate che solo a Rimini ci sono un migliaio di neri provenienti dalle zone o più povere o più pericolose d'Africa messi in albergo in attesa... di non sappiamo cosa. Che come ricorda il Prefetto qui transitano milioni di turisti è chiaro che i tempi siano cambiati ma occorrerebbe adeguare l'azione di prevenzione e repressione a questo evocato "cambio dei tempi" e non invitare la gente a farsi sempre più piccola a mettere l'allarme, a comprarsi una pariglia di Alani da giardino e da passeggio, a girare con la bomboletta, a non uscire con il micro-cane dopo le 10 e via dicendo. Rubano tutto e ti rubano tutto: giorni fa a me hanno rubato uno di quei gadget elettronici con la mela. Ho fatto denuncia e ho notato lo stesso approccio del Prefetto: dicono di stare più attenti scaricando su una tua presunta imprudenza la insicurezza diffusa. Allora chiedo possiamo pensare di continuare ad aumentare il livello di guardia, lucchetti sempre più grandi, ringhiere sempre più alte, coprifuoco a mezzanotte e via dicendo? Io non credo: si può pensare di vivere coi ladri e in mezzo ai ladri diffidando di chiunque perché effettivamente in giro oramai è pieno di delinquenti piccoli e grandi ovvero occorrerebbe fermarsi e farsi la fatidica domanda "dove stiamo andando?" che società sta venendo fuori andando in questa direzione e ora il prefetto invita a stare attenti piuttosto che pensare a chiedere "ai suoi" di garantire un minimo di sicurezza? Questa cosa parte dai livelli più alti ed è appunto un trend, una direzione che ha preso l'Italia e che è sbagliata, finiremo come quella capitale con 120 omicidi/anno ogni 100.000 abitanti? Lo stato attuale ha una genesi nota che riguarda le migrazioni, l'impoverimento della popolazione, la crisi economica in senso lato e altri fattori minori quindi per l'immediato occorre aumentare prevenzione e repressione e non invitare a barricarsi in casa e sul lungo periodo occorre incominciare a chiedersi come accennavo ma dove stiamo andando o come diceva quel tale "ma che mondo viviamo!?" Ricordiamo com'era il passato 300 anni fa, qui si decapitavano assassini e non solo in piazza, ricordiamo che paesi oggi appendono ladri alle gru. Queste situazioni non sono frutto di un sadismo ma l'esito di processi come quello evocato dal prefetto di disordine sempre più diffuso a cui alla fine a forza di chiudersi in casa non c'è più rimedio se non la punizione esemplare, esagerata al minimo reato; non vorremmo finire o tornare a essere così spero forse sarebbe meglio fermarci prima a vedere che società stiamo costruendo.
 S.A.