mercoledì 21 dicembre 2016

Il Momento

Arriva un momento in cui dici: mi sento un po' stanchino, senza aver corso come Forrest Gump per anni. Chi stupido è chi stupido fa. E io ho sbagliato tanto. Ho sbagliato a fidarmi. Ho sbagliato a credere. Ho sbagliato ad accettare...ma ho sbagliato sempre meno dei soliti signori che analizzano i voti. E la mia vittoria sta nei rapporti straordinari che ho mantenuto con taluni. Le stantie litanie, le liturgie dei leader più o meno muti che si incensano di cenere il capo... una somma ridicola di macismo da operetta. NESSUN DORMA! Qua non dorme più nessuno ormai per riuscire a mangiare. E quindi ci meritiamo Poletti, la Laurata e diplomata per finta, la Raggi e il Dott. Ravaioli che ho letto deve ancora elaborare il lutto perché ha vinto il NO! Scemo io a credere...a quella scelta maldestra mi riferisco. Potessi tornare indietro! E tutta questa marea di mucillagine ancora mi tocca sbadilare come quando facevo il bagnino. Sì perché a 13 anni ho iniziato a lavorare...non andavo a fingere di fare lo statista nelle sedi di partito. Il lavoro mi ha insegnato ad essere libero. Ad essere un uomo, non un voucher... e per non pronunciare il finale di uno dei libri più duro che abbia mai letto ho studiato...ditemi se questo è un uomo. Ditemi se Poletti sa di cosa parlo?
Roberto Urbinati