lunedì 19 dicembre 2016

Ricordati che...

....devi morire!" così recita l'adagio cult di "Non ci resta che piangere". L'avventura capitolina del M5S, nata sullo stesso terreno della Torre di Pisa, sta facendo emergere tutte le crepe del motto "L'onestà andrà di moda". Sempre per citazioni, ricorderei a tutti che l'amministrazione pubblica è "Quest'acqua qua". La politica ha bisogno di tecnici che conoscano e sappiano gestire i beni ed i servizi comuni, marcando però nettamente la differenza di ruolo che deve esistere tra la linea politica e la struttura che deve perseguirla e realizzarla. Forse si è un po' persa la missione di un movimento che mai dovrà essere un partito e proprio per questa ragione, dovrebbe rammentare di essere a termine. L'onestà andrà di moda, è un bellissimo slogan, ma volerlo perseguire con i crismi di un partito politico, ci riporta alle stesse dinamiche che tanto vengono biasimate, con la perniciosa aggravante della mancanza di un palesato apparato condiviso. Da esterno al M5S ne osservo la tendenza ad istituzionalizzarsi, a sognare di diventare forza di governo permanente. E per me questo è un errore. I pentastellati dovrebbero essere sentinelle che qualora elette a dirigere un ente territoriale (ed il suo organigramma), permeino ogni struttura di trasparenza e spirito di servizio. Finito il compito, finita la funzione. La sceneggiatura riminese ne palesa molti crucci. Dopo la mancata partecipazione alle elezioni comunali, non si è provveduto a cauterizzare le ferite, ma al contrario sono emerse le personalità (e la genetica politica) di quelli che sino ad allora, ne erano i rappresentanti (più ortodossamente definiti portavoce). Se da una parte, all'ex consigliera Franchini scende una lacrima quando Di Maio cita il "venezuelano" Pinochet (non per la gaffe, ma in ricordo del caro estinto), Tamburini è combattuto nell'eterno dilemma morettiano: "Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?". Spero sinceramente che gli ex consiglieri comunali ed in generale tutti i portavoce cinquestelle, riflettano sull'opportunità di ricandidarsi; se sia una scelta utile al loro movimento oppure no. 
 Montalbano
 P.S.: Vorrei fare gli auguri di compleanno a Papa Francesco, uno che si è presentato al Congresso americano ed ha letto questo discorso: "...Essere al servizio del dialogo e della pace significa anche essere veramente determinati a ridurre e, nel lungo termine, a porre fine ai molti conflitti armati in tutto il mondo. Qui dobbiamo chiederci: perché armi mortali sono vendute a coloro che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e società? Purtroppo, la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro: denaro che è intriso di sangue, spesso del sangue innocente. Davanti a questo vergognoso e colpevole silenzio, è nostro dovere affrontare il problema e fermare il commercio di armi...".