lunedì 5 dicembre 2016

Giornata della Liberazione

Non faranno mai diventare il 4 dicembre una Festa della Liberazione. Potrebbe allungare il Ponte festivo e gli indotti cari alle Rinaldis e..Gnassi (stessa parrocchia) e gli altri orfani locali di Renzi. Anche l'accordo Marzotto-Cagnoni (forse) potrebbe allungare il closing. I giornali seguendo l'esempio di Repubblica stamattina escono listati a lutto. Zerbini per consolidato istinto penitenziale si "asterrà" da cibo e bevande collegate per una settimana. Si depurerà di tutte le stronzate emesse in una avvilente campagna elettorale. Sembra il "mio" Morollino, lo mandano in giro a prendere ceffoni e insulti scolastici ma pubblici. Ammetto di avere avuto ieri, oltre al solito "sbalzo" di pressione che prima o poi (meglio) mi costringerà a "sospendere" le quotidiane scritture, anche la paura dell'ultimo momento. Sentivo soprattutto attraverso FB il più bugiardo rilevatore dei sentimenti cittadini che la campagna renziana senza limiti di spesa e decenza, poteva avere attecchito più di quanto pensassi. Non era un timore campato in aria. Toscana, Emilia-Romagna sono state non a caso le regioni dove il consolidato zoccolo dei garantiti di ogni genere e razza ha alleviato la disfatta renziana e di un gruppo di potere mai eletto. Non è retorica affermare che hanno vinto i cittadini non certo i partiti. Il M5S (sempre) grazie a Grillo vero mattatore di una campagna condotta come una volta sulle piazze e contro tutti, porta a casa un altro risultato che può (ancora) permettere agli altri (eletti) di disperderlo con calma per opera consolidata dei tanti, troppi, interpreti incapaci di portare a termine una splendida rivoluzione.,.pacifica.
PS Chi ha scritto a Magrini l'epitaffio piddino? Sarebbe (almeno) decente non inventarsi postumi e improbabili voti.