giovedì 1 dicembre 2016

Quis Custodiet Ipsos Custodes ??

Forse NO, forse SI questo è il dilemma che attanaglia milioni di persone che dovranno esprimere il loro parere fra qualche giorno con il peso di poter cambiare una Costituzione sulla quale si sono scaricate responsabilità invero adducibili a chi non è in grado di gestirla nel suo contesto. E qui mi fermo. Voglio invece entrare nel momento politico e sociale avendo la presunzione di interpretare ciò che questo evento potrà regalare ai Riminesi, che vinca il si o che vinca il no: la risposta è che vedremo ancora per molto tempo sorgere il sole sulla testa di uomini qualunque, di intellettuali, di ignoranti, di poveri, di ricchi e di politici. Il mondo non cambierà ma la politica potrà cambiare solo se lo vorrà e se saranno gli uomini che la rappresentano capaci di mettere l’arroganza da parte e tornare ad essere quei rappresentanti eletti “al servizio dei cittadini” e non viceversa. Vengo al titolo: chi controlla i controllori? Ormai nessuno del Pubblico risponde più per quello che fa, in buona fede o meno. Continuiamo a parlare di situazioni al limite del tollerabile eppure nessuno mai paga. Si sperperano milioni di euro e nessuno che possa alzare un dito per chiedere un chiarimento. E’ questo il modo di governare, mi chiedo? Oppure il giuramento di governare come un buon padre di famiglia la città vale solo per il momento dell’insediamento? O chi ha il potere deve sempre e comunque non preoccuparsi del pensiero dei cittadini e procedere per il cammino tracciato giusto o sbagliato che sia? Vedo un futuro nebuloso per la nostra città. Quanto tempo è passato da quando Rimini era chiamata la capitale del turismo? Sembra passato un secolo ma non è così ed è già tardi per iniziare una inversione di tendenza, fatico immaginare la città quando mio nipote, che oggi ha 4 anni, avrà l’età della ragione. Gridiamo al miracolo per le fogne: finalmente è vero! Ricordo che il primo stralcio nella zona nord fu inaugurato l’inverno del ’73, dico 1973, sono passati 43 anni e ancora siamo li che aspettiamo che finalmente si possano eliminare gli sfori a mare per poter garantire la balneazione. Turismo, tutti se ne riempiono la bocca eppure è agonizzante e nessuno che si proponga di farne un tema di discussione. La nostra prima economia lasciata morire con la speranza che qualche festa possa rinvigorire il paziente, invece le stiamo propinando della morfina per tirare avanti. Nei ritagli di tempo continuo il mio curiosare fra le tante cose che stampo leggo e metto da parte con l’intento che prima o poi torneranno utili…guarda caso proprio ieri mi è capitata una cartella interessante archiviata nel 2010. Un documento Comunale che riguardava un bando di gara per l’affidamento di un incarico di studio relativo ai campi da calcio Comunali. Sono 4 anni che sento dire che l’Amministrazione è in grande difficoltà nei confronti dei gestori per via di un loro ricorso per l’aver messo a bando gli impianti sportivi da calcio senza le conformità necessarie, bene il documento di cui sopra mi spinge a pormi questa domanda: ma ci sono o ci fanno? Sono più di 4 anni che la storia si ripete, è mai possibile che il documento in mio possesso non sia stato letto da nessuno? Documento che conferma i miei sospetti di incapacità nel gestire una situazione paradossale e conferma che le dimissioni richieste al Sig. Brasini erano e sono tuttora doverose. Non mi dilungo oltre modo ma vi riporto pari pari un passaggio essenziale del bando per la ricerca di uno studio sui campi: “ …lo stato di fatto dei singoli impianti, con riferimento alle eventuali NON CONFORMITA’ degli stessi rispetto alle vigenti norme in materia di sicurezza (DM n. 61 del 18/03/1996) e in materia tecnico sportiva (norme C.O.N.I.), ed i principali investimenti che il gestore potrebbe realizzare per superare le non conformità eventualmente riscontrate, i relativi tempi e costi di realizzazione, i tempi di ammortamento, nonché i relativi impatti sui costi e i ricavi futuri della gestione dell’impianto…” tradotto: è la conferma di quanto da tempo sostengo: chi ha firmato il contratto con l’Amministrazione sapeva cosa doveva fare e non ha fatto! Questi signori oltre a non aver realizzato quanto sottoscritto hanno continuato ad incassare quanto pattuito con l’aumento programmato del 2,5% ogni anno (quando eravamo in deflazione) e siamo ancora qui a chiederci chi ha torto o ragione? QUIS CUSTODIET IPSOS CUSTODES?
Ermanno Baldini