venerdì 23 dicembre 2016

Il Partito della Nazione di Rimini

Visto che Chiamami Città mi ha riassunto in una riga e mezzo provo a tracciare ciò che ho realmente detto alla Direzione. La notte del 4 Dicembre sono andato a dormire bene e mi sono svegliato meglio convinto di avere respinto una brutta riforma costituzionale e di aver stoppato il partito della nazione. I motivi della sconfitta vanno ricercati nel peggioramento delle condizioni di vita degli italiani che sono sempre più poveri e insicuri a fronte di provvedimenti governativi quali il jobs-act e voucher, ritocco riforma Fornero (APE) e mancato taglio dei privilegi, ritardo contratto pubblico impiego, la buona scuola ecc che non hanno certo sortito benefici effetti. Sul locale: Partito senza antenne e con grave mancanza di sintonia con il territorio. I segni precisi - non le avvisaglie - sono quelli venuti dalla penultima consultazione. La sconfitta alle amministrative è stato un preciso campanello d’allarme. Non si tratta solo di aver perso Cattolica, Novafeltria e Pennabilli ma di aver perso a Rimini 3 consiglieri del PD sostituiti da quelli di patto civico consegnando Rimini ad una nuova realtà politica spostata a destra. Cinque consiglieri di Patto Civico un quartiere quello 3 desertificato da consiglieri comunali passati da 5 a una. Inadeguatezza, scarsa visione da parte di chi dovrebbe guidare il partito ci hanno portato a situazioni tragi-comiche. Paradigmatica la storia della candidatura di Biagini a consigliere comunale. Il segretario provinciale assieme a quello comunale e a quello del circolo valutano che il consigliere di zona Morolli fa talmente tanti danni sul territorio che deve essere affiancato da Biagini. Pena la disfatta del PD. Progetto naufragato per la fermezza del Sindaco a non volerlo perseguire e candidatura Biagini sfumata. Da qui la precipitosa marcia indietro dei tre che oltre a non aver fatto fatto una gran figura gli si è aggiunta la beffa che Morolli è stato il consigliere più votato (specialmente a Viserba) a riprova contraria di quello che andavano dicendo i segretari. Questo lo spettacolo, poco edificante, che è andato in onda per diversi giorni sui giornali. Viceversa dove il regolamento glielo ha consentito e hanno messo in campo tutta la loro autorevolezza politica - senza Sindaco ad opporsi- sono riusciti a desertificare il Quartiere 3 da consiglieri comunali. Se avessero dato via libera ai terzi mandati la presenza PD in Consiglio Comunale sarebbe stata più numerosa e con equilibri diversi. Per fortuna non c’era il M5S. Referendum: tutti schierati per il SI. Il PD con i suoi due segratari e tutti quelli di circolo graniticamente convinti della bontà della riforma che Renzi ha trasformato in un voto sulla sua persona con Reti televisive, giornali, social ed anche “il casereccio spot del Borgo” non sono bastati. Ha prevalso il malessere sociale quello reale percepito dalla gente. Bastava poco per scoprirlo luoghi di lavoro e bar erano ampiamente sufficienti per capire come sarebbe andata nonostante un impiego di mezzi propagandistici enorme. A seguito della sconfitta è Saltato il partito della nazione appannata l’immagine del premier e io credo anche del nostro sindaco. “ Rimini si è trasformata da Paradigma ad enclave. “ Cosa fare? Suggerirei: Rimpasto di giunta avendo l’occhio questa volta si - con il coraggio di precorrere ed anticipare i tempi – di volgere lo sguardo a sinistra con un rimpasto che vada in questa direzione e che serva ad essere più in sintonia con le parti sociali e gli strati di popolazione più deboli. L’Welfare pur generoso da solo non basta Attenzione ai problemi del lavoro. Diamo l’impressione di essere appiattiti sulle categorie Bagnini Albergatori in primis con il nostro parlamentare molto impegnato (assieme a Pizzolante) alla ricerca di soluzioni per aggirare l’Europa sulle concessioni demaniali marittime- perdendo di vista la qualità del lavoro stagionale che proprio qui nella nostra zona assume in diversi casi connotati che non sono da paese civile. La creazione dei quartieri -che il Sindaco ha sempre osteggiato - quali punti di coinvolgimento, conoscenza, discussione, condivisione dell’azione amm.va del Comune sono molto più utili al PD che alle altre forze politiche. Vanno fatti subito. Li ritengo una priorità nell’ottica di rilancio del partito sul territorio. C’è un chiaro deficit di partecipazione che non dobbiamo temere e dobbiamo colmare. Ne trarranno giovamento gli asfittici Circoli specialmente con l’interazione con i quartieri. I militanti potranno vedere le loro idee, le loro istanze, i loro progetti prendere concretezza e non essere calati dall’alto. Questa operazione va fatta utilizzando e coinvolgendo alla guida dei Circoli le migliori risorse umane a disposizione del PD.
Massimo Allegrini