lunedì 5 dicembre 2016

L'Epiro non è l'Italia, o no?

Re dell’Epiro, nel 280 a.c. era un certo Pirro passato alla storia per una “non vittoria”. Ieri la “coalizione” che sosteneva il “NO” ha nettamente vinto O almeno il risultato finale dice questo, ma proviamo ad analizzare un po’ i numeri. Pare che abbia votato il 65% degli aventi diritto al voto; per cui non dobbiamo dimenticarci di quel 35% che anche in quest’occasione di democrazia, ha preferito starsene a casa, vuoi per pigrizia mentale, vuoi perché non aveva capito assolutamente circa cosa ci si andava ad esprimere, vuoi perché non si è fidato né degli uni nè degli altri. Renzi dapprima aveva personalizzato questo referendum, e di ciò i suoi avversari lo accusavano. Poi ha provato a spersonalizzarlo, ed i suoi avversari hanno detto che era troppo tardi. Infine l’ha nuovamente personalizzato mettendo quasi tutti d’accordo; se avesse vinto sarebbe stato il nuovo “re d’Italia”, avesse perso sarebbe dovuto tornare a casa. Così dall’estrema sinistra all’ANPI, da mezzo PD a tutto Berlusconi, dalla Lega a Forza Nuova, con dentro molti costituzionalisti e blogghisti, tutti uniti oggi festeggiano il risultato, aggiungerei, giustamente. Però c’è un però. Visto che tutti hanno accettato la personalizzazione di questa consultazione referendaria, abbiamo che: circa 35 italiani su 100 hanno risposto “non ce ne frega nulla”; circa 39 italiani su 100 hanno risposto “Renzi vai a casa”; circa 26 italiani su 100 hanno risposto “W Renzi”. Ma nel 2013 cosa era successo ? Alleanza per Berlusconi circa il 30% di preferenze. Alleanza per Bersani circa il 30% di preferenze. M5S, ma non ricordo che fosse candidato premier, circa 25% (primo partito in Italia). Alleanza per Monti circa il 10% di preferenze. Invece in questo referendum, trasformato più o meno abilmente in una tornata elettorale, abbiamo : “PRO Renzi” 40% , “VERSUS Renzi” 60% …senza premi di maggioranza. Considerando che reputo difficile immaginare veder nascere un governo da una coalizione che veda Bersani, Grillo, Berlusconi, Brunetta, Salvini e Monti insieme, ho come l’impressione che se a questo referendum, in questo momento, dovessero seguire le elezioni, con il premio di maggioranza, dubito che l’Italia avrebbe un Primo Ministro diverso da Matteo Renzi, piaccia o non piaccia. E siccome, nonostante il parere avverso di tanti “costituzionalisti da bar” che hanno frantumato i testicoli sia con il SI che con il NO, il primo ministro, al momento in Italia non viene votato dai cittadini, semmai viene indicato dai partiti nella propria campagna elettorale, ma la nostra Carta Fondamentale, ancora dice che sia incaricato dal Capo dello Stato. Buona giornata a tutti 
PS non leggete queste righe come una filippica pro Renzi, perché tra poco mi permetterò di scrivere perché, per me, Renzi ha perso il referendum.
Corrado Paolizzi medico del Si o No