venerdì 16 dicembre 2016

Lettera (aperta) alla Nipote

Ancora prima di iniziare mi permetto d'affermare che al posto di Maurizio (Melucci) non avrei messo una (mia) nipote (troppo piccole) in giunta soprattutto con la delega alla Mobilità e..Urbanistica alla riminese. Non so cosa ne pensano gli altri concittadini. ma quando ho letto che la grande strategia si riduce alla famosa storiella degli spostamenti: casa, lavoro, scuola, mi sono sentito preso (leggermente) per una parte deteriorata ma ancora funzionante. Ha (diverse) ragioni nel crederci tutti imbecilli: mentre il "genio" di turno nel Pci la spacciava come una panacea, lei era ancora nelle "intenzioni" o forse "spostava" le bambole. La favoletta era surrogata da una nidiata di tecnici con il 18 politico. Quelli che hanno inventato le città satelliti e disastrato le nostre amene colline che non avevano niente da invidiare a quelle toscane! Orribili pastrocchi culminati nel Trc come "rivoluzione" per la nostra mobilità. Dovremmo chiedere i danni anche per la ventina di milioni spesi senza farlo partire. Basterebbe citare Villa Verucchio, terra rubata all'agricoltura, per insediare Grandi Industrie senza pensare che la Marecchiese era larga sei metri. A restringerla ancora ci ha pensato Arlotti. Non contento si è costruito una circonvallazione per arrivare a casa e dopo dodici anni la classica pista ciclabile del ca.. Chi parla di mobilità come scienza, non propaganda, inizia sempre dalle arterie, con una obbligatoria gerarchizzazione. So bene che a Rimini logica e buon senso, hanno (sempre) litigato, ma non può essere liquidata come inezia o elemento marginale il fatto di aver costruito un Prg con la Complanare come asse portante. Sparita come le mille promesse di A Te Faz. Non sono mai stato un fan di questa inutile e costosissima struttura, ma nel contempo ho sempre sostenuto che la scandalosa circonvallazione e gli assi collegati dovevano assumere caratteristiche in grado di attrarre gran parte del traffico di trasferimento della nostra città. L'epilogo lo ha deciso l'ultimo "genio" della mobilità con cartello Fila Dritto, raccontando, con la complicità di tre veline, che questo "asse" si chiama via Roma. Mi fermo (per il momento) ci sarebbe da dire molto sui cosiddetti "centri attrattori" della spesa. L'asse commerciale è stato violentemente spostato dal Centro (Storico) verso le vicine periferie, strategia culminata con la follia di Aquarena. Si è volutamente trascurato il Tpl, non si è realizzato il Dipartimento della Mobilità, tanto che ogni assessore (?) più o meno in sintonia con i battiti cardiaci del Sindaco, ha pensato alla sua..mobilità. Da anni segnaliamo che percorrere via Vespucci e ..via Palotta delle buche, causa parcheggi abusivi, ti costringe a slalomare tra le macchine. Gentilissima assessore se vuole partire.. bene deve iniziare dalle aste, i numeri e infine le strade e i servizi. So bene che non è colpa sua, il Pd sforna quello che ha. Non permetta a "so tutto io" di decidere per lei. Diedi lo stesso consiglio al suo predecessore che ha "dovuto" fare finta per cinque anni di fare l'assessore. Poi per fortuna ha detto No.