martedì 6 dicembre 2016

La Minestra Riscaldata

La macchina sindacale ha iniziato, già da tempo, a strombazzare il capodanno più lungo del mondo. Non risulta che Rimini abbia diversi fusi orari, oppure questi facevano parte dei benefici promessi in caso di vittoria del sì; erano veramente tanti, mi sarà sfuggito. Quindi il capodanno naturale si svolgerà, come altrove in Italia, dalla notte del 31 dicembre al termine del 1° gennaio. Ma la notizia a reti unificate, è stata corredata dall’annuncio del solito evento fracassone nel cantiere del Teatro Galli con musica ad alto volume, di dubbia qualità e, immagino, tanto alcool; nonostante i famigerati minimarket saranno chiusi, per quella notte. Disco in cantiere, si chiama; nulla a che fare con “rock in the casbah”. Immagino quindi che il Poletti e l’antico Signore di Rimini proprietario di quel bel castello dinnanzi, si rivolteranno più volte nella tomba. Non pare un buon inizio per il promesso festeggiamento del seicentesimo anniversario della nascita di quest’ultimo. A ciò si aggiungeranno altri eventi sparsi qua e là per la città, quasi tutti dello stesso tenore. Solita roba riciclata nei vari anni. Poi il predicozzo finale in cui si afferma che con ciò Rimini è da inserire nelle mete turistiche di fine anno; sempre tradizionalmente lo stesso. Il bello è che tutti gli anni, le solite cose vengono “vendute” per innovative idee per il rilancio del turismo. Non tenendo conto che gli utenti sono sempre gli stessi, stessa qualità e numero. Chi può spendere non rinuncia ad un bel fine anno sulla neve, specie se in famiglia e in compagnia di amici, o a qualche interessante viaggio nelle Capitali laddove gli eventi si creano davvero. Se non erro le province sono state semi … abolite; ma la provincialità resta una forte caratteristica nostrana.
 S. De Vita