domenica 19 gennaio 2020

Ma Andate a..Evacuare !!

Diversamente non si possono “inviare a destinazione” certi elementi che di passaggio in questa vita ci tocca affrontare. Siamo sotto elezioni regionali e mi tocca tornare a scrivere spinto da una gran voglia di accompagnare gentilmente costoro alla sopracitata destinazione. Ma quante cazzate dobbiamo ancora ascoltare? Quanti stupidi elogi dobbiamo leggere? Che commenti bavosi raccogliere da chi sta seguendo questa “scampagnata” elettorale? Ma bastaaaaaaa! Chissenefrega di tutte le fregnacce pro o anti questo o quello. Non riusciamo a capirlo che i primi imbecilli siamo noi stessi? Qualcuno ha chiesto ai candidati cosa propongono (e chissà mai se poi ricordano i loro discorsi) riguardo a tematiche specifiche? Qualcuno si permette di chiedere PUBBLICAMENTE cosa chiederanno gli eletti, anzi no, cosa PRETENDERANNO dal governo (ne abbiamo uno? due? quanti sono?) una volta seduti sulle seggiole imbottitissime dei consigli regionali? Sappiamo noi votanti chiedergli come intendono intervenire sulla situazione degli uffici regionali e provinciali scolastici? Pretendere più fondi dal governo per la scuola? O la scuola non conta una mazza? E per la sanità sociale (a-sociale sarebbe più indicato) hanno intenzione di progettare interventi SULLE MANCANZE MANIFESTATE prima di raccattare due lire da investire in progetti che non sanno manco loro se sono sanitari, sociali, o solo “tari” o “iali”? E per il suolo, la cara superficie terrestre deturpata anche in Regione, non solo negli incendi oltreoceano, piantiamo piantine della gioia, o revisioniamo i regolamenti? Questa campagna regionale è tutto fuorche logica lungimirante e vicina ai cittadini. Ma i primi stolti siamo noi. Non capiremo mai che una buona politica non risponde a domande composte e visioni fatate. Campagna inaccettabile per colpa di chi pensa che sia l’unica possibile. Programmi non accoglibili per troppa semplificazione dei concetti. Concetti frammentati spacca coscienze. Abbiamo il potere del web oltre a quello della libertà di espressione, che non sembra entrare nelle nostre teste ammuffite. Anche questa volta, la lasciata è persa.
Il Cavaliere Bianco