domenica 19 gennaio 2020

Presidente Bonaccini

Per la "pelata" non chiamare Cesare ma Mirco... Ragazzi. Tutti i giornali, per vendere qualche copia in più, hanno riportato la notizia che l’isola di Luzon nelle Filippine, trema a causa del vulcano Taal. Anche Rimini, la sua provincia, ma pure la Regione dovrebbe tremare, sconvolta da una eruzione altrettanto devastante e della quale già si sono avute le prime scosse premonitrici. Ci riferiamo alla denuncia fatta dall’avvocato Biagini, già assessore nella prima giunta Gnassi e poi da lui “trombato” per non essere in linea con le direttive del Sindaco e dei membri della sua corte. Ne abbiamo già fatto cenno pubblicando uno stralcio delle intercettazioni nelle quali sono state coinvolte la “nostra” Emma Petitti e la sua meno nota collega di partito Nadia Rossi, quest’ultima definita dal capo di gabinetto del sindaco, Sergio Funelli (tra una bestemmia e l’altra, ma è noto che nella Giunta di Rimini, la bestemmia è di gran moda e ben tollerata in Curia) “l’oca giuliva”. Orbene, le intercettazioni eseguite dalla Guardia di Finanza in merito “all’affare TECNOPOLO”, avrebbero potuto rappresentare un ghiotto boccone per la stampa locale e non solo. Eppure la notizia è stata liquidata con poca evidenza. Biagini racconta di un incontro con Marco Bellocchi, direttore del CAR di Rimini (Consorzio Artigiani Romagnolo, realtà vicina a CNA), nel quale quest'ultimo gli racconta di essere preoccupato per l’attività di un ambigua persona presentatogli da Sergio Funelli, certo Mirco Ragazzi, il quale avrebbe dovuto “facilitare” l’Amministrazione comunale nell’attività di appalto delle opere pubbliche in scadenza. Bellocchi prosegue dicendo che Ragazzi teneva un comportamento tale da “condizionare l’opera dei dipendenti comunali”. Anche Biagini parla di dipendenti imbarazzati ed intimiditi. A conforto delle ragioni che dovrebbero condurre a porsi degli interrogativi, l’ing. Totti, potente figura della macchina comunale, racconta poi a Biagini che Ragazzi diede “una mano” per l’appalto della scuola del Villaggio Primo Maggio, e per quella di Gaiofana. Inoltre Totti riferisce a Biagini che Ragazzi, raccomandato da Funelli, “deve essere un uomo di fiducia del partito (PD) di Modena, o di quelle parti” e che perciò Ragazzi ha un ruolo, cioè quello di indicare alle imprese emiliane i lavori pubblici da realizzare a Rimini per intervenire nella gara di appalto. O, come si legge in atti: “Era un faccendiere legato al partito (PD) che avrebbe aiutato l’amministrazione comunale di Rimini nelle grandi partite: Teatro Galli, Tecnopolo, Aquarena etc.”. Sempre nel corso degli interessanti dialoghi risultanti dalle intercettazioni tra la “nostra Emma” e Funelli, si evincono diverse altre cose. Funelli chiede: “Emma, conosci Mirco Ragazzi?” Petitti: “Non lo conosco personalmente, so che esiste, come si comporta. So che è un amico di Bonaccini e che è stato Stefano (Bonaccini) a parlarmi di ‘sta roba”. Insomma in “ ’sto affaire”, è coinvolto mezzo PD, con il presidente Bonaccini in testa… ma forse proprio per ciò tutto tace, languendo in qualche cassetto in attesa della ennesima prescrizione? Ricordiamoci come agisce il sistema legato al PD e ai loro amici, nella nostra Regione. Il 26 si cambia!!! 
Comitato di Liberazione dell’Emilia e Romagna 
#HOINTESTAUN’IDEAMERAVIGLIOSA # BONACCINIDICCIDIRAGAZZI