lunedì 27 gennaio 2020

Capperi miei

Mi dichiaro soddisfatto della saggezza dimostrata dagli elettori. Sebbene non nutra simpatie per BONACCINI non faccio azione politica con risentimento. Anche se avessi voluto cambiare per tributo all'alternanza le ultime uscite di Salvini mi hanno suscitato un'appartenenza viva e vegeta. Inaccettabile il suo modo di porsi a corollario di stravaganti citofonate alla Rocambole. L'espressione del voto tuttavia ha solo e in parte rimandato al mittente la sfida. Credo che se non si darà una radanata perderà di nuovo. Il soggetto però è furbo, emedera' ai suoi grossolani errori. Il linguaggio è importante. L'uso di termini dispregiativi nei confronti degli avversari e condotte fuori dalle cornici democratiche non possono che essere respinte oggi come nel futuro. Adesso però occorre un cambio di marcia altrimenti Salvini sfondera'. Se non si capisce questo è solo questione di tempo. Prendano questa rinnovata fiducia le forze vincitrici, in cui luccicare non è affatto oro, come linfa per assecondare una Primavera e un effettivo rinnovamento della classe dirigente, ormai stanca seppur vincente. I numeri dimostrano che è arrivato il momento di prendere il coraggio a piene mani e di lanciare un'OPA sui temi determinanti. La debacle del M5S dimostra che il giustizialismo e il tintinnio delle manette non è ben accetto. Dei Travaglio e Bonafede non se ne può più! Si sfidi quella compagine in rotta e la si insegua nella ritirata per non lasciarle scampo. Le sacche le si provochi allo scontro sui temi sensibili, non ultimo quello della giustizia. Solo così la sinistra potrà rintuzzare alle prossime elezioni, di ogni ordine e grado, l'urto numerico significativo e imponente dell'onda verde. Se non coglie questa sfida fino in fondo sarà un occasione persa per rifiorire e non potremmo che attendere tutti insieme, incluso il pesce povero da piadina, l'autunno delle idee. 
P. S. Non desidero che qualcuno mi suoni al citofono per chiedermi se sono ancora Comunista. Sono capperi miei.
R.Urbinati