giovedì 30 gennaio 2020

Avviso ai naviganti

Avviso ai naviganti: non aprire MAI un ristorante con nome in dialetto locale (tipo "te cul", "vin da nun", "qui us magna") in certe zone. Qualcuno potrebbe non digerire la cosa e rischiereste di trovarvi un cantiere davanti che per fare 50 metri di pista ciclabile ci mette tre mesi oltre a non consentire più ai vostri clienti l'accesso dalla sede stradale né di parcheggiare davanti e consiglio di stare alla larga anche da attività di piadineria altrimenti si rischia che ti trovano l'abuso e devi chiudere e massima allerta comunque per tutte quelle attività di ristorazione che "sotto qualche rispetto", avrebbe detto Ch. S. Peirce, rimandano a un altro locale, per nome, ubicazione etc. Ciò detto, a me questa cosa in atto delle Botteghe Storiche promossa dal Comune su legge regionale che s'ispira a una normativa nazionale 1998 mi sembra un gran puttanata e spiego. Sorvolo sui termini della questione in quanto do per scontato che il lettore sia già al corrente. Allora: le politiche degli enti locali, le politiche della politica in genere se posso usare questa locuzione, sono CONTRO il commercio tradizionale e da circa 20-25 anni fanno ponti d'oro alla grande distribuzione, a livello comunale, regionale, nazionale ed europeo. Ciò perché la GDO è espressione del potere economico che nella nostra Regione esempio si declina con le cooperative ma altrove con Confindustria, finanza, etc. Le amministrazioni locali poi vanno a nozze perché, alla luce del sole, con oneri vari, incassano tanti e tanti quattrini: tutto a norma di legge e alla luce del sole, specifico. L'UE stessa è ovviamente "pro" questo andazzo e tante città europee hanno subito il destino di Rimini ben prima come chiusure esercizi. Le comiche: la "bottega storica" certificata "Lombardi" Rimini via Garibaldi ha chiuso pochi giorni dopo la certificazione! Dunque questa cosa che muove dalla Regione una decina di anni fa serve solo a dissimulare un atteggiamento opposto: la progressiva eliminazione del commercio tradizionale voluta a tutti i livelli politico amministrativi. Inoltre: con la "storicizzazione" degli esercizi 1) si allude a qualcosa che appartiene al passato mentre ora commercio si fa in luoghi deputati; 2) si mettono in difficoltà aperture di nuovi esercizi ovviamente, se favorisci fiscalmente quelli vecchi (e non antichi!): si cristallizza una situazione e si fa del commercio cittadino qualcosa che "appartiene al passato". Perché po "antica" è la Berretta che risale al '600 mi pare, antiche sono certe Banche, certi industrie, certi esercizi pluricentenari e blasonati sparsi per l'Italia. Se all'angolo fra la via x e la via y c'è un tabacchi da 80 anni che ha cambiato 5-6 gestioni cosa c'è di interessante!? Il Bounty nato nei 90's (non ho nulla contro questo grazioso locale di successo) è "storico"? No, lo dico anche perché poi questa cosa è discrezionale di tecnici comunali su un regolamento molto approssimativo e discutibile...la Farmacia dell'ospedale ora San Michele risalente ai primi '900 è realmente storica ma ha cambiato nome e sede: dunque!? E vi sono un'infinità di esercizi che esistono da 70-80 anni almeno ma non si curano di entrare in questo stupido albo foglia di fico per avvantaggiare la GDO come fanno tutti destra sinistra sinistra centro e basti vedere cosa hanno combinato a Savignano Mare 25 anni fa (supermercato che pare a breve passerà alla... Cadon) e quanto avrà incassato quel Comune e quanti ex commercianti sono diventati dipendenti etc.etc.etc.? Solo un accenno queste righe evidentemente a grande questione. Senza dire poi di Amazon che quella parsutta della sindaca... com'è che si chiama lì la... la cosa dài... va bene, avrete capito si è presa in casa propria mentre la Grande Mela le ha fatto il gesto dell'ombrello quando scorso anno voleva aprire mega sede a N. York e ciò per il "neoschiavismo" proverbiale ormai di questa azienda e per i danni al commercio tradizionale!
H. Zobetta