sabato 4 gennaio 2020

Dalla Commedia

Alla Farsa. Paragone viene destellato da tre garanti a giudizio alterno. I grillini sono transitati dalla commedia alla farsa. L'ultimo espulso, dopo un periodo di fulgore, grazie ad una normale cultura, viene difeso dal Dibba che vorrebbe scalzare Di Maio. Casaleggio, tertium non datur, preferisce stare al governo. Mentre Trump ha acquisito un'altra fetta di patriottico elettorato con qualche drone intelligente, il nostro ministro degli esteri in salsa napoletana guida il carro di tespi verso il finale di una farsa intitolata: volevamo cambiare il mondo. Quattro amici al bar. Gli espulsi, senza var, si richiamano alle regole incise nel Blog di Grillo. Ognuno le interpreta a piacimento. Sembra abbiano inserito anche un comma Sarti. Gianluigi Paragone ha la colpa, imperdonabile, di essere un agente segreto (?) di Salvini. Il premier sconosciuto invece è stato scovato da...Silvestrini. La nostra stampa non ha fiatato alla notizia del bombardamento mirato di Trump, mentre la diaspora grillina viene accolta con il disprezzo usato per Renzi. Vige ancora il peccato mortale di commettere atti impuri a Zingaretti. Repubblica ogni giorno e L'Espresso solo una volta alla settimana, usano soffiate giudiziarie per imbastire un processo a Salvini. Quello interno al CDM delle scimmiette, sembra essere appannaggio di Salvini. Coppi&Bongiorno sono la migliore accoppiata forense. Croatti con entusiasmo, tutt'altro che ingenuo, interpreta la parte del grillino nella giungla. La guerra e la pacchia sono finite. Posta e selfa in preda a compulsioni ammirevoli. Davvero duro il mestiere parlamentare. Ci avviciniamo al 26. Credo stiano preparando una carrozza speciale del Metrosanti. Con una botta di fantasia sarà dedicata a Fellini. Il dilemma è dove si collocherà il Pd: sopra o sotto?