martedì 21 gennaio 2020

Cinque Giorni

Lettera Aperta al candidato delle sinistre senza simbolo.
Presidente uscente Bonaccini, lei si è giustamente risentito per l’errore di un sindaco non comunista della provincia riminese. Si trattava di una questione di cinque anni fa, lei e alcuni esponenti del suo partito siete stati inquisiti per reati evidentemente inesistenti. Lei e Richetti in quel momento correvate per ottenere la candidatura a Presidente della regione. In pochissimi giorni la magistratura bolognese rese giustizia solo a lei. Per gli altri suoi compagni compreso Richetti, purtroppo per loro, le cose andarono per le lunghe e lei ottenne la candidatura. Ricordo che a quel tempo Richetti ex presidente del consiglio regionale veniva presentato dalla vulgata come esperto e capace e lei come grigio ma solido burocrate di partito. Lei per l’errore del Sindaco non comunista si è offeso e i suoi sostenitori continuano a deprecare il fatto anche dopo aver avuto le scuse formali. Trovo molto strano che in questi tre mesi ne lei ne tanto meno i suoi sostenitori abbiate mai perso un secondo del vostro tempo prezioso per stupirvi, non dico per scandalizzarvi, delle migliaia di contumelie contro la candidata del centrodestra Senatrice Borgonzoni, (controfigura, bisognosa di badante, marionetta, opportunista, rifiutata dal padre, ignorante in geografia, animalista per caso, speculatrice, vagabonda, assenteista, balbettante, sconosciuta, il suo capo si vergogna di lei, impresentabile, non la voleva nessuno, fuggiasca, coniglio), potrei continuare fino allo sfinimento. Si accontenti delle scuse del Sindaco non comunista romagnolo, l’impostazione greve, volgare e spesso diffamatoria di questa campagna elettorale non è certo responsabilità del centrodestra. La saluto cordialmente nella speranza che lei riesca in questi cinque giorni a frenare l’irruenza volgare delle sue sardine che vanno in piazza cantando bella ciao, battendosi contro la violenza verbale e l’odio e poi …… 
Gianni Piacenti