domenica 19 gennaio 2020

Meno Sette

A -7 vorrei dire due parole sul voto regionale venturo visto non ne parla nessuno (!). I sondaggi sbagliano sempre i partiti li commissionano come i giornali per vendere una copia in più costano niente ma non ci prendono neppure a spoglio iniziato con le proiezioni figuriamoci su elezioni locali "il voto è segreto" nell'urna non ci sono spycam di sondaggisti quindi l'esito è incerto e neppure il numero dei "followers" o dei commenti e ci mancherebbe sui social network danno indicazioni. Vorrei anche stigmatizzare come tutti Repubblica che da irresponsabile titola "Cancellare Salvini" ma non sono nuovi a iniziative simili, è un giornale storicamente forcaiolo che agita il cappio e ogni decennio ha qualcuno da demonizzare, Andreotti, Craxi, Belrusconi, Grillo e taluni fanno una brutta fine, hanno organizzato tanto tempo fa la sceneggiata delle monetine a Craxi etc.: gente che non si fa scrupolo di niente basti dire che dopo 1000 volte che aprivano su Berlusconi come causa di tutti i mali uno squilibrato ci ha creduto e Berlusconi è stato ferito seppur lievemente se ricordate: sarebbe potuta finire come con Kennedy: sono degli irresponsabili gente legge ci crede che Salvini sia da "cancellare" un infinito che può sembrare un passaparola, un ordine. La Bergonzoni mi sembra un supercandidata, non colta ma molto intelligente, intuitiva, corretta, garbata, mai aggressiva. E lo stesso Sanese ex deputato ben noto a Rimini si è espresso a favore di un cambio di maggioranza notando attenzione che unica regione italiana da che esiste la Regione anni siamo gli unici in cui non c'è stato un cambio di guida 50 anni di PCI... PD. Un Regime. E per questo lo slogan più forte mi sembra uno di quelli della Borgonzoni : "L'Emilia Romagna è di tutti". Mai un enunciato così apparentemente semplice, referenziale esprime una auspicio ed allude a uno stato di fatto sotto gli occhi di tutti che chi non abita questa Regione non conosce: tutto è in mano a un partito politico un manipolo di persone presente in ogni città che ha fatto della politica una professione e che decide tutto (e che come ha detto Cacciari e come queste elezioni dimostrano candida sempre le stesse persone): non si muove una foglia senza che ci sia il timbro del PD, 360 gradi, sanità etc., come emerso in questi mesi di campagna elettorale. Neppure credo che in gioco ci sia il governo del Paese perché se anche dovesse vincere lo volesse il cielo la Borgonza e Salvini andasse al Qurinale a chiedere elezioni otterrebbe risposta negativa: in gioco non c'è il Governo come si intende far credere ma semplicemente la Regione di riferimento di un partito e probabilmente la sua stessa sopravvivenza semmai ci sarà maggior instabilità su scala nazionale e maggior possibilità di elezioni anticipate ma non certo nell'immediato. Inutile anche dire che non essendo particolarmente esposto Berlusconi, anzi, per strategia condivisa o altro, nemmeno si vedrà qua, la sproporzione di forze è immensa fra una fazione che dietro ha tutti i c.d. poteri forti, espressione abusata ma che calza a pennello, media, stampa, in tv le solite Bianca Berlinguer, Lilli Gruber, Giannini, Telese... Lerner tutti i nomi della televisione e stampa, politica o talk show, tutti o quasi etc. ramificata e radicata ovunque stanno da una parte incluso lo showbiz e poteri più o meno palesi diciamo; e una forza che ha solo l'appoggio popolare e spende la figura del suo leader che fra tanti scivoloni in cui è incorso in passato, anche gravi, ha avuto tuttavia il buon gusto di candidare una donna mentre a sinistra dove si predica la parità di genere abbiamo sempre un harem dove le donne hanno posizione subalterna: mai Rimini ha avuto sindaco donna, mai la Regione ha avuto un Presidente di sesso femminile. Bonaccini ha fatto l'impossibile è in campagna elettorale da giugno ogni giorno si cambia d'abito tre volte come una Primadonna: oggi fa il giovane con piumino da teen ager ieri faceva l'intellettuale tutto in nero come Strheler domani fa il manager con gessato e pochette o lo statista come in foto : anche questi aspetti sono studiati per cercare il più ampio consenso possibile. Borgonzoni è la versione femminile di Salvini uomo comune fra gente comune che esce a fare un comizio in sneakers e felpa, questo piace alla gente uno che si mette sullo stesso piano un "Portavoce" del popolo, intercambiabile, un Pepe Mujica italiano sotto certi profili, come vuole la Costituzione niente di più! Bonaccini passa al trucco e parrucco ogni apparizione pubblica come una miliardaria star del cinema. Personalmente pur non essendo di destra nella maniera più assoluta, anzi, voto 10 volte Borgonzoni "aria nuova" dopo mezzo secolo; insidie probabili per me dalla possibilità di voto disgiunto in cui potrebbero... "incorrere" gli elettori di due partiti mandando in malora una possibilità unica: M5S e chissà chissà qualcuno forse... Forza Italia ma questo si capirà a spoglio concluso se il fenomeno c'è stato o meno cosa possibile ma non certa.
 S. A.