Processo a Craxi?

Il Pci, in particolare il mio Berlinguer, non hanno mai sopportato Bettino Craxi. Disponibili perfino alle larghe intese con la Dc e i partitini di contorno, per non consegnare (sbagliando) il paese al Psi craxiano. Siamo ai primi degli anni 80. La discussione riguardava anche la nostra città, sempre nelle mani di sindaci comunisti. Allora il Psi in regione contava più dei grillini oggi, meno di Bonaccini. Rimaneva però indiscutibile il valore intellettuale di tanti esponenti. Il concetto dell'autonomia, per i nostri "liberatori", era l'aspetto più inquietante. Sigonella è stato un atto non perdonabile. Hanno usato il drone dipietro, munito della laurea in magistratura e manette. Quelle che mandano in estasi Travaglio e Bonafede. Una azione mirata ha colpito, prima con le monetine e poi con l'esilio forzato. Stanno (forse) concludendo il processo della strage di Bologna. Siamo ancora e per sempre agli esecutori. I mandanti non sono indagabili. Il giudizio del processo a Craxi fu molto più sbrigativo. Già scritto. Gli rimaneva Hammamet. La storia è però servita ad una regista (piddino) ed al migliore attore (piddino) per confezionare un mediocre film. Regia dettata dall'imbarazzo che ha sempre avuto il partito ad affrontare serenamente il periodo delle Mani Pulite. Una silenziosa riconoscenza per essere toccati solo di striscio. Eppure di rubli in lire ne giravano. Siamo alle solite, lo testimoniano anche gli avvenimenti di casa nostra, si prescrivono da soli nel silenzio delle ancelle. Il Pd attuale ha chiuso ogni rapporto ereditario con il partito comunista italiano. Debolezza, incapacità di elaborare un progetto condivisibile, mediocrità e consegna del potere alla cristiana democrazia, scampata al rito delle manette. Anche gli eredi di Berlinguer si sono accovacciati comodamente. Finisce uno dei periodi che poteva cambiare il corso della nostra storia. Non avremmo avuto Grillo ma una normale democrazia con l'alternativa democratica tra una destra liberista e una sinistra laburista.