martedì 28 gennaio 2020

Complimenti

[...] Dunque, come detto, complimenti a Bonaccini che si è battuto come non ho mai visto altri anche per elezioni nazionali spendendosi per mesi e mesi fino all'ultimo giorno caricato di una responsabilità enorme che per il significato che si è voluto dare a queste consultazioni e-romagnole. Ma proviamo, sì proviamo piuttosto ad analizzare solo alcuni dei mille aspetti di questo voto che galvanizza il PD e apre a nuovi scenari rispetto al Governo nazionale. Anzitutto personalmente (non voto a Rimini ma in Regione comunque) ho visto al mio seggio recarsi a votare persone che tipicamente non vedo, ospedalizzati con permesso addirittura in pigiama con voce fioca, gente con aspettativa di vita di un paio di settimane scusate il cinismo che certamente non è andata a votare (PD) di propria iniziativa; così come centenari che non votavano dal Referendum su Monarchia/Repubblica nonché ammalati gravissimi in barella addirittura, o elettori anziani o in precarie condizioni di salute sorretti da familiari, elettori che si sono trascinati letteralmente al seggio hanno votato PD e poi se li è presi il padreterno, uno pensa. Insomma, voglio dire: alla fine ha prevalso la strizza e quindi ultimi giorni si sono mossi per mobilitare tutti quanti potevano per vincere il tenzone regionale e hanno vinto. Quindi c'è stata una parte di campagna elettorale alla luce del sole e una parallela sottotraccia a portare più gente possibile a votare PD che comunque fa il dato più basso in assoluto da che esiste la Regione considerato che sebbene abbia inglobato la DC esso ha sempre viaggiato alle regionali su percentuali vicine al 50% anche quando la DC in Regione "rossa" faceva il 25 e a votare andava il 90% degli aventi diritto. E la Destra faceva 5 punti fino a pochi anni addietro dunque Borgonzoni porta a casa il miglior risultato di sempre fatto poi in una partita molto difficile contro un presidente uscente, quindi già noto all'elettorato. Salvini ha fatto alcuni errori, anche se ormai ritengo che questa regione starà sempre in mano al PD perché alla fine riesce sempre a metterci una pezza e come un virus contratto ormai è una malattia cronica di cui non ci libereremo più. L'errore più grosso del leader leghista è stato il mantra della "liberazione": non puoi presentare una regione del Nord che non è la Basilicata come un posto dove si sta male e presentarti come quello che porterà un benessere che già c'è anche se non dipende come si intende far credere da chi c'è ad amministrare la Regione! E non puoi fare il bamboccio andare a suonare i campanelli in una città nota come "la dotta": questo l'elettorato lo capisce; non puoi mettere alla berlina il Pilastro come fosse Scampia con rispetto parlando o andare a Bibbiano a toccare un tasto doloroso mettendo questa regione e i suoi abitanti alla gogna nazionale. Come non puoi presentarti come "uno di fuori" che prende il potere e alludere a un cambio pagina che questa regione non vuole a prescindere da chi l'amministra come partito proprio perché ha standard del Nord. Un approccio simile va bene per elezioni siciliane o dove, certamente è un passo falso applicarlo qui. Credo che al netto di manovre non emerse alla luce per portare moribondi e altre categorie avendo poi in mano comuni, controllate, partecipate etc. a votare PD, una parte della regione ed in particolare Bologna si sia sentita "profanata" dalle scorribande di Salvini e non abbia votato il suo partito. Ma c'è un dato per me preoccupante su tutti ossia il potere dei media e il controllo su essi determinano chi vince e chi perde quasi sempre. In Emilia Romagna l'affluenza al voto regionale è sempre stata altissima 80, 90% e oltre addirittura. Nelle elezioni del 2014 che hanno visto prevalere Bonaccini di 20 punti sull'avversario misteriosamente... la percentuale dei votanti crolla dal 68% circa al 37% circa: incroyable! E questo perché i media e le istituzioni locali regionali non pubblicizzano quel voto ciò per favorire Bonaccini che infatti vince. Ma in questa ultima tornata serviva mandare a votare più gente possibile perché comunque un ex presidente è sempre favorito da un'affluenza alta com'è favorito un candidato "moderato", com'è favorito il nome che è girato di più ultimi 5 anni fra Borgonzoni/Bonaccini: ed infatti la percentuale torna a livelli alti. E questo dice, chiusa amara, che siamo pecoroni in mano ai media e segnatamente a chi li controlla e spiega perché tutti cercano il controllo dei media: chi prevale lì prevale in politica; i "social" media come ha dimostrato il partito di Grillo in passato cambiano tuttavia il quadro ed infatti Borgonzoni, nome sconosciuto "fuori porta" oltre Bologna, fa un risultato storico mettendo il pepe al culo diciamo per chiudere con eleganza, arte, cultura questa sommaria analisi agli avversari che, come lammerda che Hera spara al largo a Rimini, torna sempre a galla, e come la Fenice resuscita dalle proprie ceneri e come Lazzaro quando tutti lo danno per morto si alza e cammina. Poi c'è una lettura dietrologica di questa vittoria, molto inquietante, che purtroppo non posso rivelare.
 S.A.