sabato 18 gennaio 2020

CS CoNaMal APS

Roma-Rimini lì, 18.01.2020 In data odierna abbiamo provveduto ad inviare le prime notifiche ai comuni costieri diffidandoli: All’ applicazione delle norme conformi all’ ordinamento dell’Unione Europea e alla disapplicazione delle norme in contrasto con i principi del T.F.U.E. e con la direttiva 2006/123/ce in materia di concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo. All’ attivazione del procedimento amministrativo di pubblica evidenza per l’assegnazione di tutte le “Concessioni Demaniali Marittime a scopo turistico ricreativo” rientranti nelle sue competenze territoriali. All’ applicazione art. 49 codice della navigazione, “devoluzione opere non amovibili” al fine di procedere agli incameramenti dei beni immobili a favore dello stato. Alla non apposizione dei timbri ricognitori dell’ estensione di 15 anni della durata delle concessioni. Siamo partiti dai comuni costieri della Provincia di Rimini in quanto il clima di campagna elettorale per le elezioni regionali emiliano-romagnole induce la politica ad illudere i concessionari balneari di poter ottenere immaginarie proroghe contrarie all’ ordinamento costituzionale ed euro-unitario che puntualmente verranno disapplicate da parte degli organi giudiziari così come si è puntualmente verificato nelle pronunce giurisdizionali degli ultimi anni degli organi giurisdizionali di legittimità e di merito . Gli enti locali territoriali e gli enti pubblici competenti in vario modo ad intervenire sul demanio marittimo hanno dei doveri precisi imposti dal codice della navigazione e dall’ ordinamento giuridico a cui non si possono sottrarre. Siamo partiti dalla Provincia di Rimini e continueremo a inviare diffide in altri comuni costieri italiani, a cominciare