giovedì 16 gennaio 2020

Tutti al Fronte

Democratico. E sufficiente leggere, on line, la stampa del regime gnassiano per capire la gravità della situazione. Nella nostra regione fino a domenica 26 sera, comanderà il "sistema" imperante. Grandi distributori, associazioni, liste, beneficiati, assistiti, comprati, assicurati, protetti, confessati, assolti e garantiti, formano la maggioranza. La caduta degli dei sarà uno spettacolo divertente. La Lega dovrebbe chiedere al grande Scarpato i suoi fuochi d'artificio che non piacciono al Principe della Città (per poco). Non voglio riesumare liberazioni più antiche. La caduta dei piddini rappresenta pur sempre un muro nostrano. Le vestali e badanti sono impazzite dalla paura. Ho letto sulla cooperativa che crede di essere un giornale che la Diocesi "cura" i bambini oggetto di abusi. Articolo da brividi e incazzatura profonda. Non mi interessa il numero dei Papi. Possono essere anche quattro, per fare una briscola vaticana. Ma su argomenti come questo non esistono differenze. La Chiesa (italiana) assomiglia al partito di riferimento. Difettano di credibilità. Hanno tirato la corda della fede fino a spezzarla. Il Fronte deve impedire a Salvini di assumere pieni poteri istituzionali attraverso libere elezioni anche nella nostra regione, dove i vecchi preti vanno a scuola di partito al Nazareno. La paura di perdere Bologna, con le cooperative di consumo, le altre si sono consumate da sole, terrorizza il popolo delle sardine. Mai visto comunisti che andavano fischiare Almirante o Fanfani. Costumi extraparlamentari. Lasciamo perdere le Brigate, colorate al momento giusto ed utilizzate largamente dal potere. Basta pensare che anche nel caso Moro siamo arrivati ai soli esecutori e nemmeno tutti. Chiamami Melucci ha pubblicato un interessante e, per una volta, condivisibile articolo. Riguarda la "nostra" vicenda di amministratori perseguiti per il reato di avere realizzato, in un solo anno (1977) una scuola alle Celle con palestra. Reato abominevole. Meglio il Parco del Mare e ..Tecnopolo con facilitatori. Non conosco le ragioni che hanno spinto alla pubblicazione. Una accusa contro la prescrizione grillina? Forse, ma i compagni di merendine governative li hanno scelti loro. Spinti dalla paura di scomparire. Dopo Bologna c'è Rimini. Nel processo Aeradria, scomparso, come tutte le notizie sgradevoli, dalle pagine dell'attenta disinformazione locale, ricordo un "solo" articolo sui colpevoli accertati. Due personaggi minori che pur con il rito abbreviato (?) si sono beccati 3 anni abbondanti. I capi? Arrivare alle elezioni con una sicura condanna era il certificato di morte politica. Un atto misericordioso? Mettiamola così. I grillini hanno mostrato il loro vero volto con l'attestato di nascita compilato da Casaleggio. Ricordo che l'amico Camporesi mi aveva raccontato una storia simile infarcita di piattaforme e..soldi. Lui è un esperto informatico. Di Maio ha fatto quello che aveva imparato sui gradini del S.Paolo. Le bibite le serviva bene. Finiscono miseramente dopo avere impartito lezioni di moralità spicciola al mondo politico. Rimane un solo dubbio: cosa aveva di diverso la Giulia Sarti per cadere in prescrizione? Sono requisiti di solito appartenenti al mondo piddino. Lei aveva tentato di favorirlo..riuscendo.