L'istigazione del ministro Bonafede mi induce a vincere la pigrizia. Con indolente sforzo di sintesi vi premiero' distillando pillole di diritto, sì, enunciate da sommo giurista, un tanto al chilo e spannella, fra una pubblicità e l'altra, ammiccamenti e sorrisini che ben si addicono a star dello spettacolo in vece che a dotti studiosi. Se non fosse per il ruolo svolto avremmo potuto liquidare il tutto come battute da avanspettacolo e lasciarci cullare dall'intima illarita' degli schec con cui si dipana la trasmissione di taglio satirico.
"Gli innocenti non finiscono in carcere" è quanto di più sublime possa raccontare chi è poco o per nulla informato delle dinamiche giudiziarie italiane, paese che vede riconoscersi il primato della detenzione cautelare in UE. In qualcosa a dispetto dei disfattisti eccelliamo! Oggi è arrivata una ulteriore chicca: "parlavo degli assolti". Sta bon! Se fossi maligno ci sarebbe da pensare che volesse mandare nelle patrie galera pure quelli. Ma suvvia: tutti a godere di un reddito di detenzione!
Dal diritto di cittadinanza a quello di detenzione. A spese dello Stato però... Accolga almeno questo emendamento prettamente economico.
Ci risiamo. Non fosse bastata: "... Quando per il reato non si riesce a provare il dolo e quindi diventa un reato colposo ha termini di prescrizione molto più bassi...". Ma si! Bene così e via andare.
Questo fenomeno in questo Paese magnifico è assurto ai vertici politici e ha potuto mettere mano all'istituto della prescrizione. Una riforma che va ad incidere non solo sulle garanzie dei cittadini, sulla civiltà, ma anche sugli equilibri fra i poteri tracciati da Montesquieu. Peraltro se un cittadino può rimanere pressoché a vita imputato e sotto processo, potete comprendere che la spada di Damocle può finire ad atteggiarsi quale ricatto. Alla faccia dei grillini duri e puri che non volevano candidati con processi in corso o condannati. L'obbligatorietà dell'azione penale e la Cost. permette a tutti di denunciare un presunto torto subito con le intuibili conseguenze dell'iscrizione nel registro degli indagati. Ma andiamo avanti va che è meglio.
Certo è che non gli manca il coraggio. La statura del personaggio si misura da quanto afferma. A noi non resta come sempre che pazientare: eppur il settimo giorno suoneranno le "trombe di Gerico". Spero non rimanga un auspicio.
P. S. Haec fierent, si testicula vena ulla paterni viveret in nobis?
R.Urbinati
P. S. Haec fierent, si testicula vena ulla paterni viveret in nobis?
R.Urbinati