sabato 7 gennaio 2012

Trc e Via Roma

I sostenitori, pochi veramente convinti, del tanto vituperato progetto di Trasporto Rapido Costiero (TRC) o Metropolitana di Costa sono tutti d'accordo che uno dei principali, tra i tanti, difetti è la mancanza di collegamento con i più importanti punti di pubblico interesse di Rimini. Tralasciando la Stazione Ferroviaria e la Nuova Fiera, già sufficientemente servite dalla linea ferroviaria, rimangono l'Aeroporto Internazionale "F.Fellini"  e l'Ospedale Civile.Gli alberghi al mare, tra Rimini e Riccione, sono già serviti dalla linea filotranviaria su un percorso che, per la vicinanza alle principali strutture turistiche,  è il più comodo possibile, anche se migliorabile per la velocità di percorrenza disincentivando il passaggio del traffico ordinario. Ricordo che si era parlato della cosiddetta "Mobilità a Stanze" o "A Pettine ?" che consentirebbe la percorrenza solo di brevi tratti dei viali litoranei  in modo tale che il traffico veicolare sarebbe obbligato a risalire a monte dopo alcune centinaia di metri per cui chi, ad esempio, dovesse andare da Rimini a Riccione e viceversa preferirebbe viaggiare sempre a monte evitando di intasare il percorso delle linee di autobus urbane. Da alcuni mesi, con il solito inspiegabile ritardo riminese, è stata aperta la strada che si considera la prosecuzione della  Via Roma che dal centro di Rimini, con numerose denominazioni, consente di arrivare, comodamente, nel centro di Riccione. Al momento è presente ancora una strettoia, a causa di espropri che forse hanno origine e colpe simili a quelli che da oltre quattro anni tengono bloccato il sottopasso di Via Portofino a Marebello, ma quando tutto sarà in ordine sarà possibile organizzare una o più linee di trasporto pubblico per passare a soli pochi metri dall'Ospedale Civile (come già oggi è possibile) e dall'ingresso dell'Aeroporto Internazionale. E' facile immaginare che all'altezza dell' aeroporto, realizzando una rotatoria adeguata per i due sensi di marcia, potrà essere creata una fermata attrezzata in modo tale che, con un moderno sottopasso o un cavalcavia di pochi metri, si possa superare la Via Flaminia e accedere direttamente alle sale check-in e check-out. Con la nuova situazione viaria, forse non ancora concepita quando si progettò il TRC, a cosa serve la Metropolitana di Costa?  Forse solo a soddisfare gli appetiti di chi ha visto in quell'opera una ghiotta occasione e a tranquillizzare coloro che, con interventi molto dubbi, hanno provocato spese inutili che potrebbero dover giustificare a Organi Superiori di Controllo. 


 Alcide Tosi Brandi