mercoledì 11 gennaio 2012

Comunicato Assocond-Conafi


Comunicato Stampa




Abbiamo letto con stupore le gravissime dichiarazioni rilasciate all’Espresso del 12 gennaio 2012 dall’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) e chiediamo con forza alla stampa di informarne l’opinione pubblica. Nell’inchiesta,a firma Riccardo Bocca, a p. 52 (in allegato) dedicata alla vergognosa disapplicazione delle norme che tutelano gli acquirenti italiani dai rischi di fallimento nel settore immobiliare attraverso l’obbligo di rilasciare fideiussione, l’ANCE non trova di meglio che argomentare in questo sciagurato modo: VISTO IL DISAGIO ECONOMICO E L’OGGETTIVO RISCHIO DI SOPRAV-VIVENZA PER I COSTRUTTORI È LOGICO CHE I PIÙ DEBOLI TENTINO PROPRIO DI EVITARLE QUESTE FIDEJUSSIONI»!!! Una vera e propria legittimazione di chi nel settore dell’edilizia (e sono tanti!) non applica la legge e ha scelto di non applicarla trasferendo illegittimamente il rischio sugli ignari acquirenti di immobili.Tutto ciò ignorando una normativa (quella sulle fideiussioni obbligatorie) che intendeva realizzare la tutela degli acquirenti, con una disciplina che valorizzasse le imprese virtuose in danno di quelle a rischio.Oggi, nel momento in cui le scelte generali del Paese si fondano sul recupero del senso di legalità e sulla disciplina del mercato all’insegna del rigore e della tutela dei consumatori, ANCE paradossalmente insiste nelle posizioni che hanno certamente contribuito al crollo di credibilità e fiducia del settore, ragione non ultima della crisi che il mondo dell’edilizia sta attraversando. Le affermazioni e prese di posizione come quelle riportate dall’Espresso sono intollerabili perché giustificano comportamenti che hanno fatto piombare centinaia di famiglie nella più cupa disperazione.
 Milano 9 gennaio 2012   
Per ASSOCOND-CONAFI:
 Riccardo De Benedetti