giovedì 19 gennaio 2012

L'Occasione Trc


Abbiamo assistito al cinema parrocchiale di Bellariva alla riunione contro il Trc. Dopo una introduzione di Moretti Walter, storico antagonista con il Movimento Città Unita, sono intervenuti Camporesi del Movimento Cinque Stelle e Casadei, consigliere comunale della Lega, nel menù degli oratori mancava un rappresentante della patetica rappresentanza del maggior partito di.. aiuto alla maggioranza. Se pensate che Renzi, l'alternativo a Gnassi, nella sua prima uscita elettorale ha speso un peana nei confronti della Metropolitana bipartisan, capite subito le ragioni della nostra sana ed antica diffidenza.In sala erano presenti un centinaio di cittadini, con qualche briciola pidielliana e la brava consigliera Tosi di Riccione. Ammiriamo da sempre, l'attivismo di coloro che contrastano la realizzazione di un'opera tanto inutile quanto stupida, pensata in momenti nei quali si progettava per avere finanziamenti non per utilità. Doveva coniugare Cattolica a Ravenna unendo i centri d'interesse delle Città e strutture come Aeroporto, Fiera e Palas, servirà ai venti nigeriani per spostarsi tra Rimini e Riccione nei giorni di mercato, ma non può essere sospesa perchè la Corte dei Conti colpirebbe uno stuolo d'amministratori che hanno già dilapidato una ventina di milioni. Questa è l'unica ragione per la quale verrà fatta. Ai figli e nipoti l'obbligo di pagarla, non correrà da sola, ci possiamo aggiungere Seminario, Palas ed Holding. L'iniziativa ci è sembrata politicamente inutile, non certo per le ragioni che la sottintendono ma perchè a Rimini se non elimini il fattore C inteso come Cielle, il collante che unisce da sempre frange sempre più estese del centrosinistra con l'altra parte, non sposti di un centimetro i problemi. L'assenza della maggiore forza d'opposizione è scientifica, come l'abbraccio ai Piloni dei Piacenti e Lombardi, l'inciucio è storico, perfettamente oliato, con scambi di fatturati politici. Nessuna variante delle 88 approvate è stata fatta senza il reciproco benestare, per fare vincere il Giovane sono nate dodici liste d'appoggio, quasi tutte composte da personaggi con forti simpatie ciellino-curiali. Le elezioni di Vitali e della Marchioni hanno il sapore antico dell'accordo, Gnassi onestamente non possedeva nessuna di queste caratteristiche, dobbiamo ammettere che nel passato timidamente aveva manifestato avversione verso questa politica anche se il Guru Chicchi ne è stato l'inventore e la scelta della Lisi dimostra la continuità. Chi non partecipa alla gigantesca messa in scena viene allontanato, sia politico o giornalista, nessuno contrasta il fenomeno, tanto meno le forze culturalmenete più lontane, se pensiamo alla situazione nella quale si trovano partiti come rifondazione, sel e dipietristi, la vergogna di sinistra raggiunge l'apice, il sindacato è diventato un corso per aspiranti assessori. Non puoi a livello nazionale strizzare occhio e voti a Grillo ed a Rimini ingabbiarti in mastelliani atteggiamenti, avevamo anche una discreta dose d'ambientalismo da poltrona, ogni tanto emetteva qualche distinguo critico. La domanda da porsi, sarebbe come sia possibile metter in moto forze e sensibilità diverse per una lotta di liberazione, che inizi con la cancellazione di posti e prebende locali, creando una politica a servizio della Città, con un programma composto da 3 Punti: mobilità, ambiente, servizi,  con rigorosi risparmi in grado di finanziare le priorità. Una scelta di campo che dovrebbero fare anche le categorie sindacali ed associative cortilizie, iniziando con l'uscita da tutte le postazioni e poltrone concesse. Il partito di lotta e governo è stata una delle brillanti invenzioni comuniste per nascondere le difficoltà di una scelta  di campo. Si deve decidere, sembra l'unica strada rimasta, l'altra è remare con Bertino per Gnassi e C. I relatori rappresentavano il 20% dell'elettorato votante, un riminese su cinque, considerato che due non sono andati a votare ci mancano solo due cittadini da convincere.