E'giustizialismo alla riminese dare in pasto ai media di casa altri due abusi per mostrare muscoli etici, rimanendo nel campo delle tettoie possiamo indicare almeno qualche centinaio di casi, logico dedurre che il numero dovrebbe almeno essere moltiplicato per dieci. Per fare esempi pratici, ammettendo si voglia iniziare una azione sistematica, basterebbe che l'Asl nel richiedere le piantine dei locali pubblici, esigesse anche i titoli edilizi, come è stato fatto con un Circolo Nautico Anarchico. Gli uffici sanno esattamente cosa succederebbe, almeno la metà degli esercizi dovrebbe chiudere, scatenando una corsa alla denuncia che travolgerebbe la Città. Gli abusi sono cosa seria e vecchia, mai affrontata seriamente, tollerata con la consapevolezza della mancanza di strumenti urbanistici all'altezza. Dobbiamo essere noi a ricordare che il Prg vigente, valido solo per alcuni sfigati è del 1994? Appena nato si sono talmente vergognati del parto che Gambini lo voleva abortire con una Variante, è andato in Senato senza cambiare niente eccetto la sua previdenza. La Città non ha guida politica ne bussole urbanistiche, tutte le grandi e piccole opere sono frutto di varianti ad occasionem, quando le associazioni cortigiane si lamentano dello stato di Miramare e per consolarsi guardano a Nord, dovrebbero chiamare Melucci e Gnassi, per una volta uniti nelle colpe passate e presenti, formare una giuria popolare nella quale non possono sedere Fraternali, Astolfi, Allegrini per ovvi motivi fiancheggiatori, farsi raccontare la vera storia della Novarese e come sia possibile che dopo nove anni sia stata smontata perfino la gru. Per la Befana del GhettoTurco, Bertino poteva regalare una calza con dentro la convenzione del Volano della Zona Sud, la raccontava talmente bene che ha preso un sacco di preferenze. L'urbanistica nostrana procede ad interpretazioni ed invenzioni, la spiaggia è esempio illuminante, il termine gazebo quando scivola sull'arenile diventa un barbapapà che si trasforma in manufatti di varia specie ed uso, solo i nemici vengono colpiti. Ci sono rimasti male, ho demolito tutto e di più, grazie Gnassi&Biagini.
venerdì 6 gennaio 2012
Abusi
E'giustizialismo alla riminese dare in pasto ai media di casa altri due abusi per mostrare muscoli etici, rimanendo nel campo delle tettoie possiamo indicare almeno qualche centinaio di casi, logico dedurre che il numero dovrebbe almeno essere moltiplicato per dieci. Per fare esempi pratici, ammettendo si voglia iniziare una azione sistematica, basterebbe che l'Asl nel richiedere le piantine dei locali pubblici, esigesse anche i titoli edilizi, come è stato fatto con un Circolo Nautico Anarchico. Gli uffici sanno esattamente cosa succederebbe, almeno la metà degli esercizi dovrebbe chiudere, scatenando una corsa alla denuncia che travolgerebbe la Città. Gli abusi sono cosa seria e vecchia, mai affrontata seriamente, tollerata con la consapevolezza della mancanza di strumenti urbanistici all'altezza. Dobbiamo essere noi a ricordare che il Prg vigente, valido solo per alcuni sfigati è del 1994? Appena nato si sono talmente vergognati del parto che Gambini lo voleva abortire con una Variante, è andato in Senato senza cambiare niente eccetto la sua previdenza. La Città non ha guida politica ne bussole urbanistiche, tutte le grandi e piccole opere sono frutto di varianti ad occasionem, quando le associazioni cortigiane si lamentano dello stato di Miramare e per consolarsi guardano a Nord, dovrebbero chiamare Melucci e Gnassi, per una volta uniti nelle colpe passate e presenti, formare una giuria popolare nella quale non possono sedere Fraternali, Astolfi, Allegrini per ovvi motivi fiancheggiatori, farsi raccontare la vera storia della Novarese e come sia possibile che dopo nove anni sia stata smontata perfino la gru. Per la Befana del GhettoTurco, Bertino poteva regalare una calza con dentro la convenzione del Volano della Zona Sud, la raccontava talmente bene che ha preso un sacco di preferenze. L'urbanistica nostrana procede ad interpretazioni ed invenzioni, la spiaggia è esempio illuminante, il termine gazebo quando scivola sull'arenile diventa un barbapapà che si trasforma in manufatti di varia specie ed uso, solo i nemici vengono colpiti. Ci sono rimasti male, ho demolito tutto e di più, grazie Gnassi&Biagini.
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