lunedì 2 gennaio 2012

Un Discorso


In certi momenti vorresti essere coperto da tutte le immunità possibili per potere commentare con piena libertà espressiva quello che senti o leggi. Il Discorso di Capodanno è stato all'altezza del compito affidato dalla Cu.. tedesca, una lunghissima arringa difensiva sui disastri che produce una manovra dettata ed imposta, non c'era bisogno che Calderoli offendesse Albanese. Mentre uscivano quintali di parole per giustificare la macelleria sociale, imu, iva, benzina, gas, luce, autostrade si mettevano in moto per raggiungere i prezzi concessi dal bocconiano, il 2012 sarà peggio è il commento finale. Non c'interessa sapere se il WSJ abbia detto la verità sulle telefonate intercorse, ci sembra strano che un giornale fino ad ieri assunto come bibbia quando attaccava il Cavaliere, oggi sia diventato un tabloid scandalistico. Non ha rivelato niente di nuovo, se non avessimo la grande stampa asservita al disegno tedesco o lo avesse rivelato qualche pentito, lo potevamo leggere anche su Repubblica. Non è questo il punto, iniziamo l'anno sotto il segno pesante dei rincari in direzione dei consumi popolari, eccetto l' Osservatore Galli, tutti hanno capito che la stagione turistica sarà disastrosa, abbiamo i fondamentali taroccati, il nostro sistema non regge, il capodanno con un calo pesantissimo delle presenze è l'antipasto di cosa succederà nei prossimi mesi, basta prendere per il culo avvistando qualche russo negli outlet per inserirlo nelle statistiche addomesticate, se andate in Piazzale Cervi ce ne sono tantissimi, tutti i giorni. Si comporta molto meglio la nostra imprenditoria, indotta ad una serietà comportamentale senza riferimenti politici, i Due Gemelli emettono comunicati congiunti come le amene barzellette sui pizzardoni, dando la sensazione di giocare agli statisti, in realtà s'appoggiano per non crollare sotto i colpi di una contestazione destinata ad esplodere. Forse apparteniamo a categorie in via d'estinzione, ma abbiamo avvertito la colossale inadeguatezza dei rappresentanti nei confronti dei problemi da affrontare, sono prodotti per climi normali, in questi momenti ci vorrebbe anche a Rimini un personaggio che abbia avuto nella vita almeno una timida conoscenza del mercato del lavoro e delle imprese. L'impressione è che si giochi con la Fondazione come con le Peripatetiche, spostando problemi e debiti da un posto all'altro, senza mai trovare una soluzione, ma un titolo sui giornali di casa.


P-S.
A Rimini abbiamo una Giunta D&G