martedì 24 gennaio 2012

Foglio Vuoto


Ricordando il nostro passato è naturale citare famosi artisti, opere realizzate e le norme che formavano la certezza del Diritto, gli stolti, trattandosi di argomenti immateriali, le confondono con un insieme di chiacchiere inutili. Ragionamenti che aprono la strada alle strumentalizzazioni dei più furbi, diventati bravi se riescono ad aggirarle, grazie alla complicità politica. L'esempio di queste poche righe è rappresentato dalla scandalosa bagarre instaurata dalla categoria balneare contro le proposte contenute in un decreto fatto da professori di montagna tedesca. Le immagini dell'ultima assemblea con l'arredo di Pizzolante al tavolo sindacale, rendono l'immagine di quanto descritto. Mussoni che urlava con la sabbia alla bocca il suo sdegno per il trattamento ricevuto, essere considerati alla stregua degli altri imprenditori e cittadini europei è un'offesa che non si aspettava. Dopo avere pencolato in pochi anni da un partito all'altro e consegnato le sue speranze conservatorili a Prodi, Berlusconi, Veltroni, Errani e perfino Melucci, si trova dalla parte degli sconfitti dal Diritto e dall'Agenzia delle Entrate. Ma se questo è oggi lo Stato a Rimini, ci sembra che la questione assuma gli aspetti del tutti contro tutto, se non fosse drammatica farebbe sorridere. Ognuno s'inventa la sua strategia, mirata ad interessi personali nemmeno categoriali, verità, giustizia sono inutili orpelli. Nessuno mette una freccia per il cambio di direzione, parcheggi selvaggi aiutati dal nugolo di nigeriani conditi con qualche rom, ci hanno rotto le palle per dieci anni con targhe alterne, divieti, e blocchi, fino a costringerci a diventare ambientalmente corretti a gpl, mentre il Pm10 a Rimini si trova benissimo anche con la tramontana e la giunta da esposizione fa finta di niente o per fortuna, visto il casino che hanno combinato per sistemare l'accesso al Seminario. Un vero imbarbarimento che invade ogni settore, dalla famiglia alla scuola, lavoro, tempo libero, diventando comune il senso della prevaricazione.  La domanda che ci poniamo è come sia possibile che una Città si brutalizzi così velocemente rispetto ad altre aree che una volta consideravamo pericolose. Esistono forme sociali, sindacali, religiose ancora molto forti che appaiono impotenti a fermare il massacro culturale. Non riusciamo ad addossare anche queste colpe al Giovane, chiediamo solo di pensare a come sia cambiato il mondo e l'Italia dal maggio scorso quando molti guardavano a Gnassi come una speranza, l'unica commerciabile ma potenzialmente importante. Siamo l'unico Comune in regione che non ha ancora presentato il Bilancio 2012, un foglio vuoto non sarebbe una grande impresa.