lunedì 16 gennaio 2012

I Cantieri del Porto


Tutto nasce con i diecimila metri quadrati che la Prua deve cedere al comune, dopo anni di chiacchiere in commissione, la quadra venne trovata dall'allora Assessore Baschetti. La prima decisione fu quella di escludere da questa opportunità la categoria dei diportisti, così come previsto nella pianificazione, in ragione del fatto che avevano già aree importanti come la darsena, mantenendo come priorità i Pescatori ed i Cantieri. Altri elementi importanti di quella decisione erano e sono ancora: il trasferimento del mercato ittico, abbandonando la stronzata di portarlo al C.A.R.- il trasferimento dello scarico del pescato attualmente svolto nelle baracche in piazzale boscovich - l'eliminazione dell'alaggio a piano inclinato sostituendolo con invasi in grado di far operare le gru mobili (travel lift) - la costituzione di un sistema portuale aperto ai soli addetti ai lavori così come previsto dalle norme di sicurezza vigenti. Un quadro complesso che teneva insieme una ventina d'imprese portuali, con le loro esigenze e bisogni, ma grazie all'opera tenace dell'assessore si approdò ad un progetto di massima, nel quale per il raggiungimento di questi obiettivi era già previsto il trasferimento della logistica e mezzi nautici della Capitaneria nel nuovo locale sopra La Tartaruga, con i mezzi ormeggiati a fianco della casa del nostromo. Per finanza, carabinieri e polizia veniva riservata un pezzo di banchina in darsena, acquisibile gratuitamente, permutandolo con i locali che la Prua doveva cedere al comune per le forze dell'ordine. Questo il bignami riassuntivo, Baschetti viene cacciato, capiva troppo di demanio e poco di Melucci, si concede il solito incarico a..., del costo di....per lo Studio del Porto. Per oltre cinque anni cala un silenzio da banchina, se non ci fossero i pescatori con l'ottimo Presidente Cevoli a risvegliare le coscienze del Palazzo. Leggiamo che il delegato, a noi molto noto, parla di assenza di progettualità e visto che da un pezzo occupa scena e poltrone, chiediamo che fine abbia fatto l'impostazione originaria. Il virus baschettiano, come il nostro blog, infetta, gli ordini sono di starne lontani, fa incazzare l'appropriarsi silenziosamente  delle vecchie tesi, mostrandole come frutto delle loro fantasie portuali, compresa la passeggiata sul Molo di Levante, che tiene separata la banchina da lavoro da quella ad uso pubblico. Ovviamente questa è una breve sintesi, nel progetto generale aveva già definito le linee guide dell'intera asta del porto canale al fine di farne un asse che collegava il mare al centro storico, in più si era iniziato a parlare con i concessionari del triangolone di quello che oggi Gnassi sta pensando di fare in antitesi ai grattacieli di Melucci. Questa è la verità, anche documentabile, se poi chi parla è quello che tutti giorni dalla sede del suo quartiere diceva che Baschetti non capiva niente, il  problema è suo e vostro.