sabato 21 gennaio 2012

Il Dopo Imu 2

Dalla lettura dei giornali locali e nazionali abbiamo la conferma che ancora oggi poco è stato capito della nuova imposta IMU. Ad inizio anno si leggevano articoli che parlavano di riduzioni delle aliquote di base e di richieste di  agevolazioni. Oggi si leggono solo notizie di aumenti delle aliquote ed in alcuni casi, si è già arrivati ad ipotizzare l’aliquota massima al 10,60 per mille. I soli titoli dei giornali mettono i brividi “stangata IMU”, “mazzata per chi affitta”, “una stangata per le famiglie”,“carico fiscale troppo pesante per l’agricoltura”, “altro che grandine e locuste gli agricoltori temono l’Imu”. Pochi si sono accorti per tempo del peso che la nuova imposta avrebbe avuto sui delicati bilanci familiari. La maggior parte degli “esperti” ha fatto i conti in tasca al cittadino simulando quanto avrebbero pagato con l’aliquota base senza rendersi conto che la legge prevedeva anche una quota riservata allo Stato che sempre i cittadini dovranno pagare. Solo oggi i Comuni si sono resi conto che, togliendo da quanto pagano i contribuenti la quota che lo Stato si è riservata (una vera patrimoniale), nei bilanci dei Comuni restano i buchi (l’incasso che rimane è inferiore all’incasso della famigerata ICI). E' iniziata la corsa agli aumenti e quindi via alle maggiorazioni. Un articolo del Sole 24 ore di fine 2011, affermava che questa imposta avrebbe messo in risalto (in positivo e/o in negativo) le capacità professionali dei Sindaci e dei loro collaboratori. E’ una bella sfida. Noi avevamo affermato che Rimini era un bell’esempio da monitorare in quanto il suo territorio racchiudeva una casistica molto interessante per valutare le capacità dei nostri amministratori. Il titolo di un giornale locale dell’altro ieri era condivisibile “ l’Imu modulabile ha portato a fare nuovi calcoli”, Ora si tratta di vedere quali saranno le decisioni finali. Avranno i nostri amministratori la capacità professionale di programmare il futuro della nostra città pianificando le entrate in modo ragionevole senza immaginare di tassare sempre le solite situazioni più facili da individuare? La vedo dura se ci hanno messo così tanto tempo per capire la nuova imposta. 
Fabio Lisi