venerdì 13 gennaio 2012
Il Punto
Il Sindaco conoscitore dei meccanismi delle movide, è riuscito ad approvare una variante all'impianto decennale del nemico Melucci, offrendo agli spettatori indigeni uno spettacolo niente male costato la metà di quello che non ci è mai stato rivelato. Siamo alla consacrazione della Politica del Niente, da sei mesi in Consiglio Comunale non arriva una delibera prodotta da normale programmazione, si trastullano parlando tra loro, interrogandosi tra suocero e genero, mentre la Città sprofonda. Un amico con il quale abbiamo consumato un amaro caffè ci ha raccontato di avere aiutato un imprenditore famoso, una volta molto benestante, a fare fagotto con tutta la famiglia dalla villa pignorata, affrontando il dramma di non sapere dove piazzare il cane. Non è giunto ancora a Palazzo Garampi l'eco di cosa sta succedendo in Città? Siamo sicuri che non arriverà nessun ispettore fiscale, troppo tardi, hanno bucato gli anni splendidi quando barche e mosconi andavano, le nostre notti erano piene di paradisi danzanti, oggi per andare a puttane di lusso, dobbiamo aspettare il Trc per Riccione, per quelle low cost basta la Linea 4 per Viserba. Gli ingredienti del Niente sono rappresentati dalla giunta in esposizione, dal gruppo consiliare e da un partito in evaporazione, epidemia che contagia anche gli alleati, ogni tanto battono un piccolo colpo etico, spaventati si ritirano, l'italia delle poltrone batte largamente quella dei valori. Mangianti cerca i suv nei parcheggi popolari, Pazzaglia ...lasciamo perdere, lo stimiamo troppo per metterlo nel gruppo. Nei partiti d'opposizione compare ancora Renzi con il suo Borgo Marina diventato terra di conquista per tutti, ad ognuno il suo piccolo bangladesh elettorale. Anche la città si è prontamente adeguata al clima soporifero montiano, con la stranissima confusione politica nella quale si perdono i vecchi punti di riferimento, ogni giorno chiudono aziende, negozi, attività artigianali, imprese, il vendesi od affittasi è il manifesto ricorrente, siamo alla tragedia, la Carim ed i debiti del Palas sono la normalità un pò come insegnare agli albergatori a fare il sugo, non sarebbe il caso di iniziare una timida protesta contro il Niente?