martedì 3 gennaio 2012

Aridatece


Dopo dieci anni di Capodanni in ripresa televisiva , costati secondo i parametri valdostani 15 milioni, quasi un Seminario, l'inventore Melucci dichiara senza nessun rumore di sottofondo che se ne può fare a meno. Don Vitali, sorridente per l'altalena dei sondaggi che ci posizionano sopra Lamezia sempre n.p. racconta le sue verità, se i conti non tornano è la matematica che sbaglia. Gnassi mantiene il suo copione, l'unico in grado d'interpretare bene da 20 anni, lo ripete quotidianamente, con repliche serali, alla fine si complimenta da solo. La Carim procede benissimo, se c'è stato qualche problema nel passato la colpa è della bad bank sammarinese, i gestori hanno portato il valore di un'azione ad un quarto del valore e rimangono al loro posto mentre due pregevoli commissari hanno salvato almeno le insegne. Se grazie ai compagni del Conad arriva la multinazionale Leclerc abbiamo portato Rimini nel mondo, per i bandi della spiaggia, il paventato arrivo di capitali esteri distrugge la riminesità dei bagnini. Il Palas con i tassi al 10% dovrà onorare interessi tripli rispetto a quelli previsti, con il capitale da ristorare comprese le nuove staffe siamo alla soglia dei 200 milioni, la Fiera passa allegramente da utili milionari a perdite superiori, Cagnoni è sempre meno Magnifico al punto che stanno pensando di sostituirlo dopo appena ventisette anni di regno con...Vitali. Facciamo, senza fare, un TRC che nessuno vuole, in un anno hanno piazzato una rete da cantiere ed una ruspa sul Marano per le fotografie sui giornali. Lo scontro con la Regione è totale: aeroporti, strade, università, ospedali, urbanistica, trasporti, turismo, commercio, però Errani rimane quello che ci vuole bene, se Melucci e Piva obbediscono, non esiste politico o giornalista di casa e curia che ricordi loro le ragioni del mandato. L'apice dell'orgasmo il mouse lo raggiunge ricordando la commedia delle parti in casa democrat, i mattonari di ieri sono diventati inseminatori di margherite, su cinquemila abusi accertati dei quali si vocifera, si prendono a caso due verande di baristi sfigati ed un tendone del Circolo Nautico Anarchici, la colpa non è di chi amministra da sempre ma delle norme farraginose. Non si può sempre sperare nella latitudine fortunata, la Chiesa non è insieme di mattoni ma di fedeli. Aridatece Ravaioli.