sabato 1 febbraio 2014

Mastro Titta

Quando si comincia a studiare il sistema pensionistico italiano pare di esser tutti coinvolti in una grande barzelletta. Una barzelletta che parte da quei poveretti che magari con 500 Euro al mese devono pagare l'affitto, le bollette ed un piatto di minestra con il formaggino la sera, fino ad approdare a quei pensionati che ricevono 90 mila Euro mensili piuttosto che 40 o 34 mila per finire ai poveretti che incassano dai 32 ai 27 mila Euro sempre mensili. Grandi scienziati? Scopritori di penicillina e antibiotici o antitumorali salvavita? Non scherziamo! Mauro Sentinelli, Felice Crosta, Giuliano Amato, Carlo Azelio Ciampi, Lamberto Dini e chi ne ha più ne metta sono stati presentati al popolo bue come servitori dello Stato, salvo scoprirli poi fautori del grande sistema riformista che scientificamente, non certo per un piatto di lenticchie, a quanto pare, ha impoverito la maggior parte della gente che materialmente si recava a lavorare. Per “LorSignori” pensioni da nababbi; per tutti gli altri quello che ognuno può scientificamente ammirare nel proprio portafogli. Ma per ricevere così tanto di pensione e se scientificamente conveniamo che Gesù non è morto dal freddo, dobbiamo necessariamente postulare che il datore di lavoro di questi personaggi ha ricevuto molto più di quanto abbiano LorSignori servito. Ciampi, Amato, Dini sotto le fanfare della stampa sono stati i maggior protagonisti riformisti delle pensioni degli italiani una barzelletta che continua visto che oggi e solo oggi scopriamo che le nostre pensioni sono affidate ad un MastroTitta qualsiasi plurincaricato e condannato dalla magistratura Italiana. Forse si tratta semplicemente di una questione di fiducia ma provate a presentarvi al prossimo concorso pubblico INPS dichiarando di essere stati condannati a due anni e dieci mesi per falsità ideologica, falso materiale e corruzione nella compera degli esami di “Diritto privato” “Diritto della navigazione” e “Tecnica industriale e commerciale”. Voi non lo immaginate ma i vostri datori di lavori potrebbero forse trovare la cosa interessante. Si parla tanto e da tanto di grandi riforme. La doppia lettura di Camera e Senato delle difficoltà insormontabili frapposte dalla democrazia e della necessità non di uno ma di ben due BENEDUCE per risollevare le sorti del paese ma i sollevatori condottieri quando in quattro e quattr'otto il tandem Monti-Fornero fece la riforma delle pensioni, a quanto pare, erano impegnati nell'ennesima strategia della supposta. In che mani siamo? Noi non lo sappiamo ma se i nostri padroni la scelta l'hanno fatta una ragione ci sarà. Forza Mastro Titta! Non essere timido! Parla! Non far lo stupido stasera spiegaci perché il padrone si è così fidato di te. Potrebbe essere un'occasione e come dice una pubblicità: "la dignità non ha prezzo per tutto il resto c'è la supposta! Tanto quella supposta gira e rigira, anche questa volta, va a finire al solito posto.
nuvola rossa