domenica 2 febbraio 2014

E' Morta sul Colpo

A me piaceva molto Troisi o forse sarebbe meglio dire mi piace, visto se capita riguardo volentieri i suoi film. Il suo personaggio, quello interpretato più frequentemente, era una comica bocca della verità che, con balbettanti metafore, apriva visioni sul mondo non considerate. In “Scusate il ritardo” (1983), ad esempio, si giustificava al prete che gli chiedeva perché non avesse voglia di andare in pellegrinaggio dalla Madonna che piange, spiegando quanto fosse giù di morale e dichiarando la sua scarsa voglia di vedere gente triste. Imbarazzato dalla sua stessa risposta continuava asserendo che se la Madonna avesse riso sarebbe stato meglio anche per la chiesa, perché in quel quel caso non si sarebbe potuto attribuire il fenomeno alla trasudazione del legno. Raccontarlo non è la stessa cosa ovviamente, meglio vederlo (https://www.youtube.com/watch?v=svX8-VNLmFs) anche se devo ammettere che, probabilmente, a me fa più ridere che ad altri avendo conosciuto nella mia vita non il vero Troisi, ma diverse persone che l’avrebbero parecchio ispirato. Questa nota però non parla di Troisi, ma parla delle sue metafore o ancora meglio delle contraddizioni che nessuno più di una persona semplice riesce a mettere in evidenza, con vere e proprie boccate di consapevolezza senza filtro. Stasera me ne è venuta in mente una proprio adatta alla situazione sociale e politica che stiamo vivendo in questo periodo. Salvatore (nome di fantasia) è un ragazzo napoletano molto amato. Tutti gli vogliono bene perché, nonostante tenti di atteggiarsi a “guappo”, è incapace di qualsiasi forma di cattiveria e fa fare sempre un sacco di risate per le contorsioni con cui tenta di raccontare le cose, per darsi un tono. Una sera Salvatore arriva al bar dagli amici visibilmente sconvolto. E’ pallido in viso e ostenta un frastornato silenzio alle richieste di spiegazioni dei presenti. Poi si decide a parlare (n.b. qui sotto il racconto è riportato già tradotto perché Salvatore parla solo il dialetto dei quartieri e nei quartieri non tutti lo capiscono): "Guaglio'... ho assisitito ad un incidente da paura. Una golf per evitare un'auto che arrivava contro mano ha preso un palo in pieno. Il ragazzo che guidava era senza cinture ed ha sfondato il parabrezza di testa sparato fuori dalla macchina" Gli amici già cominciano a fare i versi di cordoglio e le espressioni di meraviglia che si addicono all’avvenimento, ma Salvatore li interrompe perché non ha ancora finito di raccontare …. "Aspettate Guaglio', non è mica finita qui. Il corpo era così veloce che ha sfondato il cancello di una casa li vicino", una piccola suspance dettata dalla mano alzata del narratore ad interrompere i commenti, per far capire che la cosa non è finita lì, durante il volo ha sfondato anche la porta di ingresso della casa". "Ecchemaronna Totò!", è la singola protesta di uno spettatore, ma oramai Salvatore ha il pubblico in mano. "Dopo aver sfondato anche una porta all'interno della casa.. si è fermato contro un termosifone...... E' morto sul colpo.." Inutile dire che la conclusione ha scatenato una crisi di risate isteriche e che a qualcuno, a distanza di anni, ancora deve passare. E’ morto sul colpo quando? Non per spiegare l’involontaria battuta, ma questa è la domanda che mi faccio ormai ogni giorno leggendo, guardando e ascoltando le notizie che, anche addomesticate, non riescono a nascondere che ormai siamo morti da un pezzo…. Resta solo da capire contro cosa ci dobbiamo fermare. Il Decreto IMU-Bankitalia, la Ghigliottina, la Legge elettorale dettata da un pregiudicato, che non passa per l’apposita Commissione… accanimenti verso un Paese già morto. Forse sarebbe più utile capire quale sia l’istante esatto in cui se ne è andato per poterlo commemorare e per raccontare a chi verrà: "Guagliò... ho visto un incidente da paura. L'Italia in vent'anni ha rinunciato alla sua sovranità monetaria... poi ha svenduto ogni suo bene ed ha speculato al ribasso sui suoi Cittadini, ma non è finita qui... ha reso inutile anche il suo Parlamento. E' morta sul colpo." 
P.S. 
Questa nota non vuole scoraggiare chi tra i miei amici (e non) mette a disposizione il suo impegno per migliorare le cose, ma solo sottolineare che qui il miracolo richiesto è una resurrezione.
 Davide Cardone [@DadoCardone]