giovedì 25 giugno 2015

Nemesis

Fino a due anni fa Rimini era la capitale turistica dei russi. Quelli “medi” ovviamente, non i super ricchi che andavano in Sardegna. Era anche il luogo d’elezione delle “badanti” quasi tutte provenienti dalla regione di L’vov o Leopoli se vogliamo dirla all’italiana. Adesso i russi non ci sono più, aiutati anche dalla Unione Europea, che minaccia sanzioni pesantissime se per caso hanno fatto un giro in Crimea. Risultato: non viene più nessuno. Sono rimaste le “badanti” però un po’ meno e evidentemente un po’ più preoccupate. Fino a qualche mese fa sotto l’Arco d’Augusto c’era sempre una piccola (più o meno) manifestazione di ucraine contro Putin e contro la Russia ingrossate da qualche esponente di secondo piano del PD riminese. Adesso sono sparite. Domanda: non è che anche gli ucraini, dipinti come diciamo non dei mostri di acutezza, si sono accorti che i loro “padroni” americani sono disposti a combattere contro la Russia “fino all’ultima goccia di sangue ucraino?” A volte, come ci insegna la Storia, anche quelli che sembrano meno svegli, ogni tanto si ridestano. Gli unici immuni dal risveglio sembrano essere, anzi sono e saranno gli europei e gli italiani in particolare. Dei riminesi, nella stragrande maggioranza, meglio non parlarne... . Hanno scambiato mezzo milione di russi con duecento lettoni a 10 euro al giorno... . Woland